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7/15/2015
Il richiamo della Consob alla tassazione dei fondi esteri non preoccupa l'a.d. di Banca Mediolanum, Massimo Doris (nella foto), che in un'intervista a Class Cnbc spiega come la differenza la faccia il servizio.
"La realtà è che anche quando è successo in Italia in passato, abbiamo modificato i nostri regolamenti, adeguandoci alla normativa e dal punto di vista economico non è successo un granché. Per cui se dovremo farlo anche per i fondi - nel nostro caso domiciliati in Irlanda - non prevediamo nel medio termine grosse differenze economiche".
"Per quanto ci riguarda", prosegue Doris, "noi cerchiamo di dare al cliente quello che gli serve di più. Per esempio l'anno scorso - se guardiamo la raccolta netta dei nostri fondi - più della metà è stata fatta sui fondi italiani. La realtà è che i consulenti vanno a offrire alla loro clientela quello che in quel momento pensano che sia più adatto".
"La Mifid 2 ricorda che dobbiamo gestire i conflitti di interesse che possiamo avere nel collocare tutti i tipi di prodotti alla clientela in modo da dimostrare che stiamo dando ai clienti quello che effettivamente gli serve e non il prodotto dove semplicemente guadagnano di più", ha detto il top manager. "In questo comunicato la Consob ha fatto presente come nei fondi domiciliati all'estero ci siano dei sistemi per calcolare le commissioni di performance diversi da quelli italiani e come anche questo conflitto andrà affrontato e giustificato davanti al cliente".
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