Tempo di lettura: 2min

Reti distributive, la Consob alza il livello di guardia

5/10/2011 | Francesco D'Arco

L'Istituto annuncia iniziative mirate volte a garantire una maggiore qualità dei servizi di investimento prestati alla clientela da consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), banche e consulenti.


La Consob è pronta ad alzare il livello di guardia intorno alla qualità dei servizi di investimento prestati alla clientela. Su tutti la distribuzione e la consulenza finanziaria. Nella Relazione Annuale dell'autorità di vigilanza, presentata nella giornata di lunedì 9 maggio dal presidente Giuseppe Vegas, è stato annunciato che nel "corso del 2011 proseguirà la verifica della qualità dei servizi di investimento alla clientela". In particolare, "verranno avviate specifiche iniziative di vigilanza sulle banche di media e grande dimensione, prestando particolare attenzione alle implicazioni delle scelte strategiche degli intermediari sul comportamento concretamente tenuto nei rapporti con i clienti".

Il che si tradurrà in un maggior livello di attenzione in materia di politiche distributive, sistemi di incentivazione del personale, criteri di elaborazione del budget. Non solo. "L’individuazione di possibili anomalie nella condotta degli intermediari si avvarrà dell’analisi delle dinamiche della domanda e dell’offerta dei servizi di investimento, congiuntamente al monitoraggio degli operatori e dei prodotti che, sulla base delle evidenze disponibili, presentino profili di criticità significativi" si legge all'interno della Relazione dell'Istituto che, a riguardo conclude annunciando un’azione "volta a promuovere l'innalzamento della concorrenza e della qualità dei servizi di consulenza anche attraverso il proseguimento delle attività di supporto al Ministero dell’Economia e delle Finanze, intraprese nel 2010, relative all’istituzione e all’avvio dell'Organismo dei consulenti finanziari".

A riguardo, il piano strategico 2010-2012 della Consob prevede una particolare attenzione anche all'offerta dei servizi di investimento da parte degli intermediari. "L’industria dell’intermediazione mobiliare in Italia è ancora connotata", spiega l'autorità di vigilanza, "da un’adesione formalistica alla MiFID, prevalendo un assetto fortemente orientato all’attività distributiva, incentrato sulla prestazione di servizi di investimento normalmente a basso valore aggiunto per la clientela e su politiche di offerta ispirate a logiche di gruppo. Proseguirà pertanto il monitoraggio delle modalità distributive di prodotti finanziari da parte delle banche grandi e medie e delle procedure seguite nella negoziazione per conto della clientela retail".

Un monitoraggio che si inserisce nelle azioni di vigilanza e di confronto con gli intermediari tese a verificare l’effettiva transizione verso un modello di business coerente con l’obiettivo di servire al meglio gli interessi del cliente. Inoltre, l’Istituto guidato da Vegas si propone "di potenziare il ricorso a iniziative mirate di verifica del rispetto dei doveri di valutazione dell’adeguatezza da parte degli intermediari, soprattutto in occasione del collocamento dei prodotti finanziari più complessi, avviando allo stesso tempo controlli approfonditi dell’efficacia delle modalità di rilevazione delle preferenze e della propensione al rischio della clientela".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?