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Parla Razzante: "La verità sulla mia esclusione dall'OAM"

11/9/2012 | Francesco D'Arco

"Non c'è stato alcun preavviso e la motivazione della mia sostituzione è a me sconosciuta. Rispetto la decisione presa dal Ministero dell'Economia, ma la notifica della revoca del mio mandato non mi è chiara". Così il professore Ranieri Razzante ad AdvisorOnline.


 

"Non c'è stato alcun preavviso e la motivazione della mia sostituzione è a me sconosciuta. Rispetto la decisione presa dal Ministero dell'Economia, ma la notifica della revoca del mio mandato è arrivata solo oggi (giovedì 8 novembre, ndr) e non mi sono ancora chiari i motivi". Così il professore Ranieri Razzante commenta su AdvisorOnline la decisione presa dal Dipartimento del Tesoro di revocare il suo mandato in qualità di commissario dell'OAM, per sostituirlo con il dirigente dell'ufficio ispettivo centrale del dipartimento del Tesoro Vera Frateschi.
 
Sui quotidiani hanno parlato di un cambio dovuto a motivazioni tecniche e alla necessità di introdurre nell'OAM nuove competenze, ma le motivazione tecniche, ricorda Razzante, sono difficili da definire anche perché, nel rispetto delle competenze e delle qualità professionali di Vera Frateschi, "non sarò sostituito da un soggetto con competenze diverse dalle mie. Il mio curriculum non presenta elementi (o mancanze) che ad oggi giustificano la mia sostituzione dal punto di vista tecnico. La mia professionalità non può essere messa in discussione e le mie competenze sono adeguate al ruolo di commissario dell'OAM".
 
Tutta colpa, quindi, della posizione presa da Razzante sugli obblighi di iscrizione imposti ad agenti di assicurazione e consulenti finanziari (ex-promotori finanziari)? L'ex-commissario dell'OAM non commenta ma ribadisce la sua posizione a riguardo, una posizione che è e rimane una posizione "tecnica e non politica". 
 
"Il mio timore è che i tanti controlli si traducano in nessuno controllo" spiega Razzante. "Il CAP e il TUF prevedono già una vigilanza rigida che da tempo ha dimostrato di funzionare adeguatamente su tali soggetti. Inserirli nell'OAM creerebbe, dal mio punto di vista tecnico, problemi di compatibilità tra le autorità di vigilanza". 
 
Insomma, aggiungiamo noi, cresce il dubbio che la posizione di Razzante contro gli obblighi imposti a consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) e agenti di assicurazione sia costata cara al commissario OAM. Una posizione tecnica che subisce una punizione politica.
 

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