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10/3/2022 | Redazione Advisor
La fiducia nei confronti dei consulenti è in costante crescita. Lo si evince dall'indagine 2022 dell'Oam, l'Organismo di agenti e mediatori, anticipata dal Corriere della Sera. Gli utenti supportati da professionisti salgono al 50,4% rispetto al 47,4% del 2021. E tra i consumatori che si sono affidati a un agente, circa il 92% ha dichiarato di essere soddisfatto del servizio ottenuto, con un aumento del 10% sulla precedente rilevazione.
L'indagine ha inoltre riscontrato un aumento del livello di digitalizzazione e di conoscenza dell'attività agenziale. All'aumentare del grado di digitalizzazione dei rispondenti cresce la tendenza dei consumatori ad affidarsi alle prestazioni svolte dagli agenti. Lo studio targato Oam ha coinvolto 516 soggetti e ha indagato su tre macro-aree: il livello di conoscenza della figura dell'agente in attività finanziaria, le aspettative del consumatore sui servizi offerti e la concorrenza del fintech, con particolare riferimento all'Internet banking. I dati Secondo la survey, nel 2022 il grado di conoscenza dell'agente è aumentato rispetto all'anno precedente, dal 6% al 9%, mentre è scesa la percentuale di chi non aveva nessuna conoscenza, dal 13% al 9%. Stabile, invece, il numero di consumatori che ha dichiarato di possedere una conoscenza limitata (46%) o adeguata (36%).
Con riferimento specifico ai vantaggi ottenuti rivolgendosi a un'agente in attività finanziaria, 32% di chi ha utilizzato questo canale di distribuzione ritiene di aver ricevuto un finanziamento con migliori condizioni contrattuali rispetto a quello richiesto tramite altri canali. Il 27% afferma di aver avuto maggiori possibilità di ottenere il prodotto finanziario desiderato e il 20% ritiene di aver ridotto i tempi di ottenimento del finanziamento.
II restante 22%, invece, ha dichiarato di aver ricevuto maggiori capacità di negoziazione delle condizioni economiche del finanziamento (10%) e maggiore comprensione delle proprie esigenze (12%). L'indagine ha fatto anche il punto sul grado di digitalizzazione finanziaria dei consumatori e ne ha registrato un aumento rispetto al 2021. In particolare, come riporta sempre il quotidiano di via Solferino, la percentuale di risparmiatori appartenente alla classe più digitale è cresciuta del 5,7% rispetto all'anno precedente, attestandosi al 9,3%, ma risulta in aumento anche la quota con un livello di digitalizzazione finanziaria media (62,2% contro 1157,6% dello scorso anno). L'utilizzo dei canali digitali è volto principalmente alla raccolta di informazioni sul saldo e sui movimenti di conto corrente e alle operazioni bancarie ordinarie.
Solo 1132%del campione ha dichiarato di aver utilizzato l'Internet banking per richiedere prodotti finanziari. E tra i più ricercati ci sono i prestiti personali, al 42%, seguiti dalle carte di credito, al 23%, e dai prestiti finalizzati, al 19 per cento. I prodotti meno richiesti, invece, sono i prestiti su pegno e le fideiussioni, entrambi al 5 per cento. Per indagare sulle aspettative che le persone ripongono verso l'utilizzo dell'Internet banking rispetto all'attività svolta dall'agente, è stato chiesto di esprimere una valutazione da a 5 (dove corrisponde al valore minimo e 5 al valore massimo) sulle caratteristiche che dovrebbe avere il servizio offerto. II 47% vorrebbe che attraverso Internet si possa accedere a tutte le informazioni necessarie per poter scegliere al meglio il prodotto finanziario da richiedere. Minore preferenza e attenzione è invece riposta sul fatto che Internet dovrebbe soprattutto aiutare a ottenere un finanziamento (15%).
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