Tempo di lettura: 1min
11/8/2012 | Ippolito Catania
Il Tesoro fa fuori un membro del board dell'Oam che si era detto contrario, anche pubblicamente in articoli comparsi sulla stampa specializzata, alla doppia iscrizione per i consulenti (ex-promotori). Un avvicendamento passato relativamente in sordina e sui cui molti osservatori sollevano più di un dubbio.
Già, perché ufficialmente la sostituzione del commissario Ranieri Razzante (nella foto), con decreto del 31 ottobre 2012 del ministro dell'economia e delle finanze, con Vera Frateschi, dirigente dell'Ufficio ispettivo centrale del dipartimento del Tesoro, è quella di "una modifica delle competenze tecniche presenti nel comitato di gestione dell'Organismo, integrandole con un rappresentante del Ministero dell'Economia e delle finanze" in seguito alla "recente attribuzione all'OAM delle funzioni di vigilanza di trasparenza".
Tuttavia, sembrano essere altre le ragioni che hanno portato alla decisione o per lo meno all'accelerazione della pratica in queste ultime settimane, nelle quali guarda caso si è accentuato lo scontro tra ministero e Anasf intorno alla doppia iscrizione. Un braccio di ferro che è finito addirittura in Parlamento, con il parere favorevole della commissione Finanze del Senato a una modifica della legge per tirare fuori i pf dall'Oam.
Insomma, si tratta di una pura coincidenza? Forse no, dicono i più maliziosi. Razzante, docente universitario e presidente dell'Associazione italiana responsabili anti - riciclaggio, aveva detto più volte di considerare inopportuno che i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) fossero costretti alla doppia iscrizione, un po' come "se gli ingegneri fossero costretti a iscriversi all'albo dei geometri".
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie