Si torna a parlare di Albo dei Consulenti Finanziari, e a farlo è NAFOP, l'associazione nazionale dei consulenti finanziari indipendenti. A due anni dalla pubblicazione del piano economico-finanziario realizzato dalla Consob e dalle Associazioni di categoria, NAFOP ha realizzato un nuovo documento che riconsidera tutti i costi dell'avvio dell'Organismo e del rispettivo Albo. 

 

“È uno scandalo che il mancato avvio dell’Albo, che aspettiamo da oltre quattro anni, sia ancora addebitato ad un problema finanziario palesemente inesistente che era stato stimato in circa 2 milioni di euro – dichiara in una nota Cesare Armellini, presidente NAFOP. – Con questo lavoro di spending review abbiamo sciolto ogni dubbio: la sostenibilità finanziaria del Registro non è un ostacolo, infatti tutto è completamente autofinanziabile”.

 

In particolare, secondo le valutazioni realizzate dagli esperti di NAFOP, è possibile ridurre molti dei costi iniziali previsti, in particolare per quanto riguarda le retribuzioni dei vari soggetti coinvolti. Secondo quanto fanno sapere dall'associazione il costo complessivo di circa 400.000 euro annui previsto per i membri dell'Organo collegiale potrebbero ridursi quasi a zero per il primo anno, vista la disponibilità di vari esperti in materia a rinunciare la proprio compenso. 

 

Per quanto riguarda, invece, il Direttore Generale, l’emolumento previsto di circa 160.000 euro potrebbe dimezzarsi dal momento che, secondo NAFOP inizialmente la struttura avrebbe dimensioni ridotte. Analogo discorso potrebbe riguardare il personale addetto alla vigilanza e alla gestione. In questo caso, l'associazione suggerisce una riduzione degli addetti alla funzione di segreteria e staff da 2 a 1 e delle risorse per la funzione di vigilanza sanzionatoria da 4 a 3: questo porterebbe il costo annuale per il personale da  280.000 a 220.000. Solamente dopo la fase di avvio si avranno elementi sufficienti per poter ipotizzare aumenti di struttura. 

 

Queste sono solo alcune delle voci di costo ridotte da NAFOP che ha già provveduto inviare il documento di spending review a Governo, Consob e Ministero dell’Economia, suggerendo, inoltre, come ipotesi di copertura finanziaria iniziale l'iscrizione biennale dei soli associati Nafop, in modo da coprire buona parte dell'impegno finanziario previsto dal piano.

 

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