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6/14/2012 | Marcella Persola
Cade le scude di Bankitalia sulle SGR di private equity. Infatti così come riporta MF sono sempre più numerose le ispezioni che l'authority sta svolgendo nei confronti delle società che gestiscono fondi chiusi. E dal canto loro le società non ci stanno e lamentano quanto i costi per adeguarsi alle nuove norme e regole di vigilanza di Via Nazionale siano onerosi.
Che la situazione sia difficile è evidenziato anche dal fatto che rispetto a qualche anno fa oggi è anti-economico mantenere una SGR con meno di 200 milioni di euro, livello che è raddoppiato rispetto ai 100 milioni di qualche anno fa. Gli esperti evidenziano che per una SGR con 150 milioni in gestione i costi relativi alla vigilanza ammontano a circa 430 mila rispetto a costi minori delle controparti estere. Il dato è così preoccupante che anche l'Aifi (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital) ha evidenziato in una circolare che con tutta questa mole di regole la sopravvivenza delle SGR è a rischio.
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