"Dobbiamo risolvere il nodo delle partecipazioni delle banche al capitale della Banca d'Italia". A lanciare l'allarme è il presidente della Banca Carige Giovanni Berneschi.
"Dobbiamo risolvere il nodo delle partecipazioni delle banche al capitale della Banca d'Italia". A lanciare l'allarme è il presidente della Banca Carige Giovanni Berneschi che ha definito necessario trovare un percorso virtuoso per dare "una soluzione al problema della valorizzazione dell'asset Banca d'Italia".
Un percorso virtuoso che dovrebbe, secondo Berneschi, trovare "attuazione già entro la fine di quest'anno, alla luce del fatto che le banche italiane, impegnate nella transizione ai nuovi indicatori previsti da Basilea III, hanno più che mai bisogno di vedersi riconosciuta la loro corretta patrimonializzazione, per continuare a fornire il fondamentale sostegno all'economia e per far fronte alle sempre più impegnative sfide del contesto mondiale in evoluzione".
Ma qual è la soluzione suggerita da Berneschi? Il presidente della Banca Carige propone che l'istituto di Via Nazionale proceda "a un aumento di capitale a titolo gratuito a valere sulle riserve disponibili per un controvalore compreso tra i 5 e i 10 miliardi" e che "conseguentemente" conceda alle banche socie "la possibilità di iscrivere nel patrimonio di vigilanza la corrispondente quota di possesso commisurata al nuovo capitale, eliminando l'attuale previsione che, anzi, ne azzera il valore". Per le banche si tratterebbe di "un aumento di capitale gratuito per complessivi 8-8,5 miliardi e dal punto di vista dello Stato di incassare un'entrata straordinaria di 1,5-2 miliardi".
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