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Consulenti: l'indipendenza brucia posti di lavoro

12/12/2012 | Ippolito Catania

Circa 17.000 advisor usciranno dal mercato in seguito all'entrata in vigore la revisione della normativa (RDR) nel Regno Unito. Lo rileva un recente studio di Standard Life


Gli effetti della consulenza indipendete imposta per legge a tutti i consulenti? L'uscita di scena dal mercato per decine di migliaia di professionisti. Per lo meno nel Regno Unito dove dal primo gennaio entrerà in vigore la nuova normativa per la distribuzione di prodotti finanziari e di servizi di consulenza alla clientela retail (RDR), che prevede il pagamento obbligatorio da parte dei clienti per i servizi di advisory e abolisce definivamente il pagamento delle retrocessioni da parte dei fornitori dei prodotti.

Secondo una rencente stima calcolata da Standard Life, nel 2013 circa 17.000 advisor perderanno il lavoro. Ad oggi i consulenti finanziari (IFA) attivi nel Regno Unito sono circa 37.000. Quando la RDR sarà a regime, secondo lo studio commissionato dal colosso pensionistico, i professionisti sul mercato saranno 20.000, i quali serviranno in media dai 100 ai 150 clienti.

La realtà del post-RDR, secondo Standard Life, sarà caratterizzata infatti dalle piattaforme digitali che diventeranno l'unico modo per fornire consulenza finanziaria con profitto tra il 2013 e il 2015, mentre i consulenti inizieranno a rimodellare se stessi come pianificatori finanziari "a noleggio". Ma non tutti, ovviamente, riusciranno a rimanere sulla piazza.

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