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10/19/2012 | Ippolito Catania
Secondo un recente sondaggio di Deloitte, 2 trilioni di dollari di beni artistici è in mano agli HNWI, i Paperoni, anche se il 90% dei consulenti non parla con i loro clienti delle loro collezioni d’arte. Anche perché la maggior parte degli advisor percepisce le collezioni come un hobby costoso. In verità, ormai da anni le collezioni d’arte funzionano come un'altra forma di investimento.
Per dire, una collezione da 20 milioni di dollari può perdere di valore fino a 10 milioni o acquitarne fino a 30, a seconda delle mode e del mercato. Ecco perché gli advisor, scrive sull'edizione online del Wall Street Journal Thomas Galbraith, direttore degli analisti di Artnet, un sito che monitora i prezzi e i trend del mercato delle opere d’arte in tutto il mondo, hanno una responsabilità nel considerare il ruole delle collezioni dei loro clienti come parte dell’asset allocation totale.
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