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10/10/2012 | Roberto Abate
È ancora la crisi europea il maggiore rischio nel breve termine, soprattutto se il governo spagnolo continua a temporeggiare sulla richiesta di aiuti, dipingendo (o millantando) una situazione decisamente più rosea delle stime di Fmi e Ue, si legge nel recente outlook settimanale di Banca Intermobiliare, braccio private del gruppo Veneto Banca.
Il protrarsi di questo “braccio di ferro”, proseguono gli esperti, “espone al rischio che il mercato provi a forzare la situazione in prossimità delle importanti aste di titoli di stato spagnoli previste nella seconda metà di ottobre, magari sulla scia di una escalation della crisi greca e di nuovi focolai di crisi da paesi minori”. Sono in difficoltà finanziarie, infatti, sia Cipro sia la Slovenia.
“Se da una parte un colpo di coda dalla crisi europea è sicuramente uno dei fattori che sinora ci ha frenati da un approccio più aggressivo sui mercati - concludono gli economisti di Bim - d’altra parte una eventuale correzione, alimentata esclusivamente da un tentativo di forzare la mano sulla richiesta di aiuti, andrà esaminata con attenzione perché potrebbe creare l’opportunità per incrementare la percentuale di asset rischiosi in portafoglio”. Diverso effetto invece, conclude l’outlook, avrebbe la coincidenza di eventi negativi che vadano a sommarsi l’un con l’altro, vale a dire un ulteriore rallentamento economico negli USA ed in Cina. Uno scenario negativo che gli esperti di Bim ritengono decisamente meno probabile
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