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3/21/2011 | Giulio Sandrelli
Il punto più delicato riguarda l’adozione del modello what if, che fungerà da criterio guida per descrivere la performance prospettica di ciascun fondo. Secondo un’opinione diffusa, il modello rappresenta un arretramento della tutela degli investitori rispetto al criterio oggi vigente in Italia. È davvero così? Procediamo con ordine.
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