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Un mercato che non conosce crisi

3/3/2011 | redazione

Un ulteriore anno di crescita per l’industria globale degli Etf. E due anniversari importanti. Mentre nel mese di marzo si è festeggiato il decimo anniversario dal primo strumento quotato (in Canada il 9 marzo del 1990, ndr), l’11 aprile del 2010 si è festeggiato l’anniversario del primo lancio degli etf in Europa avvenuto nel 1990.


 

E i dati del 2010 confermano che l’industria continua a navigare in solide acque, e il futuro è di inevitabile crescita. A fine del 2010, secondo l’ultimo report targato BlackRock, l’industria globale può contare su 2.459 prodotti, con 5.554 strumenti quotati e un patrimonio di 1.311,3 miliardi di dollari, 136 emittenti e 46 mercati di scambio nel mondo. Un dato in crescita rispetto a quelli del 2009 che erano di 1.943 prodotti con 3.827 strumenti quotati, un patrimonio di 1.036,1 miliardi di dollari, 108 emittenti e 41 borse nel mondo.
A livello di asset il 2010 si può considerare un anno positivo, in quanto il patrimonio è cresciuto del 26,6% passando da 1.036,1 miliardi a 1.311,3 miliardi di dollari, anche se l’anno precedente l’incremento era stato più significativo, essendo passato da 711,1 miliardi di dollari a 1.036,1 miliardi. Comunque negli ultimi cinque e dieci anni il CAGR (Compound Annual Growth Rate), ossia il tasso di crescita annuale composto, del patrimonio globale degli Etf è stato rispettivamente del 26,1% e del 33,2%. Un dato di tutto rispetto. 
In dettaglio, nel mese di dicembre sono confluiti nel segmento nuovi afflussi per 23,9 miliardi, di cui 22,5 miliardi di dollari hanno interessato il segmento equity e di questi 20,4 miliardi sono derivati dai mercati sviluppati e il restante 2,1 miliardo dai mercati emergenti. Per quanto riguarda il segmento obbligazionario si è registrato un deflusso netto di 1,8 miliardi, mentre gli etf esposti sulle commodity hanno visto un flusso netto di 3 miliardi dei quali 1,6 ha riguardato i metalli preziosi.
E se consideriamo il solo mese di dicembre emerge che i nuovi flussi netti sono stati di 169,4 miliardi, in crescita rispetto ai 176,3 miliardi di dollari di nuovi asset nel 2009. Di questi nuovi flussi, 106,3 miliardi derivavano dagli strumenti indicizzati all’equity che nel 2010 sono stati quelli che hanno raccolto maggior consensi. I flussi netti confluiti nel mercato sviluppato sono stati invece 64,2 miliardi nel 2010, in crescita rispetto ai 34,6 miliardi del 2009 mentre gli strumenti investiti sui mercati emergenti sono stati pari a 42,1 miliardi nel 2010 contro i 34,5 miliardi del 2009. Per il reddito fisso i nuovi flussi sono stati di 37,7 miliardi di dollari nel 2010 contro i 54,3 miliardi del 2009 e nuovi asset continui in etf esposti su commodity sono scesi significativamente da 46,2 miliardi nel 2009 a 22,7 miliardi di dollari del 2010. 
Anche a livello di strumenti si può parlare di incremento. Nel 2010 il numero di etf è cresciuto del 26,6% con 593 nuovi prodotti lanciati sul mercato, mentre 77 sono stati delistati. E attualmente sono in programmo il lancio di altri 1097 strumenti. Questo perché, come evidenziato da diversi operatori, sono sempre di più gli investitori che inseriscono gli Etf nei propri portafogli. Questa è una delle motivazioni che ha portato molti emittenti ad ampliare la propria gamma di prodotti anche in settori specializzati. Difatti nell’ultimo periodo è sempre più facile trovare strumenti altamente specializzati con sottostanti sempre più all’avanguardia. 
A livello di emittente iShares risulta la più grande sia per numero di strumenti, sia per patrimonio. La società detiene 473 strumenti per 578, 6 miliardi di dollari di patrimonio e una market share del 44,1%. Segue State Street Global Advisors che detiene 113 Etf e un patrimonio di 190,7 miliardi di dollari e una market share del 14,5%, seguita da Vanguard con 65 Etf e 148,5 miliardi di dollari di asset e una market share del 11,3%. Questi primi tre emittenti detengono il 70% del patrimonio globale. Tra l’altro recentemente iShare ha reso noto che il patrimonio gestito in Etf ed Etp quotati negli Stati Uniti ha superato la soglia dei 1.000 miliardi di dollari, raggiungendo quota 1.027 miliardi.
A livello europeo invece, alla fine del 2010, i numeri dell’industria sono di 1.071 strumenti per 284 miliardi di dollari di patrimonio, gestiti da 39 emittenti e scambiato su 22 mercati. Nel 2010 il patrimonio è cresciuto del 25,2% da 226,9 miliardi ai 284,9 di fine 2010. Nel solo mese di dicembre i flussi netti provenienti dagli etf europei sono stati di 4,9 miliardi di dollari.
 
Articolo tratto dal mensile ADVISOR, numero di Febbraio 2011

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