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Un esempio da seguire

5/9/2012 | andrea.giacobino

La prima campagna pubblicitaria volta a valorizzare il ruolo dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) è firmata APF. Ora tocca alle reti supportare questo sforzo con investimenti mirati.


Ci voleva. L’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Consulenti Finanziari (ex-promotori finanziari) (APF), presieduto da Giovanna Giurgola Trazza e guidato da Giuseppe Capobianco, ha lanciato a inizio dello scorso mese di aprile, presentandola poi al Salone del Risparmio organizzato da Assogestioni, una sua prima campagna pubblicitaria che tende far conoscere e a valorizzare il ruolo dei pf. Quella dell’Organismo è stata un scelta coraggiosa e si può ben dire anche controcorrente dopo che l’immagine pubblica dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) è stata spesso offuscata dagli episodi isolati di malversazioni a danno dei clienti provocati da qualche “mela marcia”, a fronte del quotidiano lavoro di migliaia di professionisti onesti e preparati. Questa campagna pubblicitaria, però, non può e non deve restare una felice eccezione, ma deve calarsi nella realtà della comunicazione delle stesse reti nel delicato momento attuale dei mercati finanziari che vede il cliente finale sempre più preoccupato del destino dei propri investimenti e tentato così da una minore propensione al risparmio, spinto anche dalla massiccia offerta bancaria di prodotti “di breve”.
 
E una questione, anzitutto, di capacità che vanno messe nel giusto rilievo. Finanza, previdenza, fisco, credito: sono le competenze professionali di un consulente finanziario (ex-promotore finanziario). Tutte quelle che servono per decidere sul proprio patrimonio e i risparmi. Sono questi gli skill che permettono al consulente finanziario (ex-promotore finanziario) di offrire consulenza e selezionare sul mercato i prodotti e i servizi più adeguati per realizzare un progetto d’investimento. Ci sono poi nel bagaglio di un buon consulente finanziario (ex-promotore finanziario) l’attenzione e la capacità di “ascolto”. Sono ingredienti indispensabili per costruire un rapporto di fiducia: un consulente finanziario (ex-promotore finanziario) lavora così. Perché la fiducia è la base indispensabile per un progetto d’investimento. Poi c’è l’esperienza: che vuol dire abitudine all’ascolto, capacità di capire le persone e rendere comprensibili materie complesse. Oggi i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) assistono in Italia circa quattro milioni di famiglie e l’84% di queste è soddisfatto del servizio, come ha dimostrato l’ultimo rapporto GfK Eurisko.
Il buon consulente finanziario (ex-promotore finanziario) (e sono la larghissima maggioranza) è poi l’uomo giusto nel posto giusto e al momento giusto. Infatti nella sua veste di unico professionista autorizzato a offrire fuori sede prodotti e servizi finanziari, garantisce assistenza in tutti i momenti che contano e si confronta frequentemente con i clienti sulle scelte da compiere. Per questo, i clienti dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) sono più orientati a progettare l’investimento in un’ottica di lungo periodo, a diversificarlo, e sono più consapevoli dei rischi che può comportare. Anche questo non se lo raccontano i consulenti (ex-promotori) a loro uso e consumo, ma sono le conclusioni di un ampio studio firmato dal professor Andrea Beltratti, oggi presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo. Il buon consulente finanziario (ex-promotore finanziario), poi, offre la sicurezza di un professionista qualificato. Per esercitare la professione, infatti un consulente finanziario (ex-promotore finanziario) deve essere iscritto all’Albo unico nazionale gestito dall’APF, rispettare requisiti di onorabilità e professionalità, frequentare corsi di formazione e aggiornamento. L’iscrizione all’Albo è subordinata a un esame selettivo. I consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), poi, operano in nome e per conto di solide strutture organizzative (banche e società d’intermediazione mobiliare) che ne supportano l’attività.
 
Competenze, attenzione, capacità di ascolto, esperienza, assistenza nei momenti che contano, doti professionali certificate. Messe una vicina all’altro le caratteristiche che costituiscono il bagaglio di un buon consulente finanziario (ex-promotore finanziario) sono sufficienti a restituire l’immagine non più deformata di un mero venditore di prodotti, ma di un financial planner a tutto tondo. Grazie all’assistenza di un consulente finanziario (ex-promotore finanziario) “investire diventa chiaro”, come giustamente recita il claim della campagna pubblicitaria lanciata da APF. Tutte le reti, nessuna esclusa, dovrebbero supportare questo primo lodevole sforzo con investimenti in comunicazione mirati. Senza dimenticare che poi devono fornire i loro consulenti (ex-promotori) di servizi e prodotti finanziari che siano il più semplice e trasparenti possibile. Bagaglio professionale e offerta chiara: questo chiedono oggi i clienti, questo esigono oggi i mercati.

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