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8/31/2017 | Cindy Sweeting* e Tony Docal**
L’attenuazione delle ansie politiche ed il rafforzamento della crescita economica in Europa hanno contribuito all’avanzamento dei mercati azionari globali nel primo semestre del 2017. Ciò nonostante, gli investitori dovrebbero essere piuttosto prudenti nel secondo semestre dell’anno. Riteniamo infatti che le valutazioni azionarie elevate ed i cambiamenti delle politiche delle banche centrali possano creare picchi di volatilità.
Le azioni globali hanno registrato solidi incrementi nel secondo trimestre, mettendo a segno un forte primo semestre del 2017 ed un anno altrettanto forte. Le azioni dei mercati sviluppati ed emergenti hanno beneficiato di utili societari resilienti, liquidità abbondante e crescita generalizzata nella maggior parte delle regioni e dei settori. In retrospettiva, la flessione dei mercati sulla scia del voto Brexit nel Regno Unito lo scorso anno, ha segnato la fase di calo ai minimi di quello che è stato un momento difficile e volatile, creando il contesto per i nuovi progressi compiuti in questo periodo di rialzo di mercato pluriennale.
Nella fase iniziale del secondo semestre dell’anno, i mercati sembrano ora evidenziare un ottimismo piuttosto prudente, se non addirittura inquieto. La politica monetaria sperimentale delle banche centrali di tutto il mondo ha alimentato un apprezzamento delle quotazioni azionarie globali, uno dei cui effetti collaterali è però costituito da una pericolosa dipendenza dagli stimoli, per generare rendimenti di mercato sempre più elevati. Ciò potrebbe comportare problemi per le performance future dei mercati azionari, a mano a mano che le principali banche centrali procedono alla normalizzazione delle misure di politica monetaria straordinariamente accomodanti.
Nel contesto attuale, riteniamo che gli investitori a lungo termine non dovrebbero acquistare azioni in modo indiscriminato. Rileviamo tuttavia sacche di opportunità in determinati mercati e settori di tutto il mondo. Crediamo che questo sia un contesto in cui la disciplina basata sul valore e la gestione attiva del rischio siano destinate ad essere ricompensate a lungo termine.
Il quadro complessivo per il secondo semestre
A nostro giudizio, utili societari e generazione di cash flow saranno i fattori più importanti per i rendimenti azionari in futuro. Restiamo estremamente concentrati su fondamentali aziendali e tendenze operative societarie. Riteniamo che la politica delle banche centrali continuerà a richiedere l’attenzione dei mercati nel secondo semestre dell’anno. Nelle ultime settimane, è diventato sempre più evidente che molte banche centrali mondiali stanno cercando di eliminare gli stimoli fiscali straordinari che hanno sostenuto i prezzi degli asset dopo la crisi finanziaria globale.
Alla luce di ciò, pensiamo anche che gli investitori debbano essere pronti ad un aumento della volatilità dopo un periodo insolitamente tranquillo per i mercati finanziari globali. Siamo soprattutto interessati alle azioni che sembrano attualmente sottovalutate rispetto ai fondamentali economici di lungo termine, nonché alle azioni che offrono un certo grado di caratteristiche contro-cicliche o controcorrente, qualora si esaurisse la fase rialzista di mercato alimentata dalle banche centrali e sostenuta dagli Stati Uniti.
* Cindy Sweeting, director di portfolio management di Templeton Global Equity Group
** Tony Docal, deputy director di research di Templeton Global Equity Group
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