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Direct lending e infrastrutture: la view di Invesco sui mercati privati

7/26/2023 | Redazione Private

“È probabile che i mercati superino questo episodio e inizino a scontare la ripresa economica futura”, spiegano dall’asset manager globale. E si focalizzano sulle asset class alternative.


“Il nostro scenario base prevede un rallentamento economico relativamente breve e poco profondo con l’inflazione in costante attenuazione e l’imminente conclusione della stretta della politica monetaria, seguiti da una ripresa”. A delineare l’outlook di Invesco è Kristina Hooper, Chief Global Market Strategist dell’asset manager globale.

“Sebbene riteniamo di essere al picco della politica, che sia in corso un calo dell’inflazione e un breve rallentamento economico globale, è probabile che i mercati superino questo episodio e inizino a scontare la ripresa economica futura”.

Accanto alle tradizionali asset class, anche i mercati privati e gli asset alternativi offrono quindi occasioni interessanti. Le analizza Jeff Bennett, Head of Manager Selection di Invesco Investment Solutions.

“Ci aspettiamo che le opportunità del direct lending rimangano solide e interessanti grazie a rendimenti più elevati, livelli record di disponibilità di private equity e bilanci solidi. Nonostante le previsioni di un modesto aumento delle insolvenze, riteniamo che gli investitori siano più che compensati per i rischi, date le protezioni senior di questa asset class. Con l'insorgere di dislocazioni, gli investimenti in credito distressed e situazioni speciali iniziano ad apparire più interessanti. Infine, il credito immobiliare rimane il nostro strumento preferito per acquisire esposizione alla asset class, tenuto conto delle opportunità di prestito alternative emerse in virtù della pressione sul settore bancario regionale”.

Una view più cauta è invece sul private equity. “Siamo in leggero sottopeso, considerando il rallentamento delle valutazioni a fronte di un aumento dei costi di indebitamento. Le transazioni tra privati offrono sacche di opportunità. A un livello elevato, si tratta di un ambiente che favorisce la disponibilità di nuovi investimenti rispetto a quelli effettuati negli ultimi anni che, in generale, non hanno ancora subito una svalutazione. Le società di growth equity hanno l'opportunità di fornire capitali a società private che hanno tentato di accedere al mercato delle IPO”.

I tassi di interesse elevati hanno colpito anche il settore immobiliare, come da strategia delle banche centrali, soprattutto della Federal Reserve statunitense che mirava infatti a raffreddare un mercato troppo effervescente, memore di quanto era già avvenuto nel 2006-7.

“Dopo l'attuale correzione, nella seconda metà dell'anno i tassi di capitalizzazione si stabilizzeranno e l'impatto del repricing varierà a seconda della regione, del mercato e del settore immobiliare - conferma Bennett - Alla luce dei timori legati alle valutazioni, abbiamo ridotto leggermente il nostro posizionamento sul settore immobiliare. Le infrastrutture continuano a rappresentare un'area di interesse grazie a fondamentali interessanti poiché la recente normativa prevede finanziamenti per i progetti”.

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