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4/20/2023 | Redazione Advisor
In questo primo trimestre del 2023 il mercato italiano dei minibond ha superato un importante traguardo: quello delle 1.500 emissioni dal 2014 ad oggi, con oltre 1.000 aziende che hanno deciso di ricorrere allo strumento.
Come si legge nel report di Azimut direct, dal 2018 ad oggi, periodo in cui si concentra la nostra analisi, i minibond emessi in totale sono stati 1.186, di cui 150 quotati sul segmento ExtraMOT Pro3e 1.036 collocati privatamente, per un controvalore totale di circa EUR 7,0Mld. Dopo un 2022 record – caratterizzato da ben 302 emissioni per un controvalore complessivo di oltre EUR 1,7Mld –durante il primo trimestre del 2023 abbiamo assistito ad una contrazione del numero delle emissioni, solamente 17 (di cui una quotata sul segmento ExtraMOT Pro3di Borsa Italiana) per un controvalore complessivo pari a EUR 110,3M. Si osserva una sempre crescente numerosità delle emissioni a tasso variabile: nel 2022 e nel primo trimestre del 2023 quasi il 50% delle emissioni (152 titoli su 319 totali) sono caratterizzate da una cedola variabile, in genere indicizzata all’Euribor.
Altra tipologia di cedola variabile è riscontrabile nei Sustainability-Linked Bond, obbligazioni che vengono emesse per finanziare strategie aziendali incentrate sui Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU. Questi strumenti prevedono meccanismi di riduzione del tasso cedolare al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità prefissati all’emissione quali, ad esempio, la riduzione delle emissioni di CO2, l’incremento delle quote di energia rinnovabile utilizzate o l’ottenimento di rating ESG da parte di agenzie indipendenti.
Nonostante un primo trimestre del 2023 caratterizzato da una contrazione delle emissioni, i numeri record registrati nel 2022 confermano la bontà dello strumento minibond per sostenere la crescita delle PMI italiane.
Il focus sull’economia reale e sul finanziamento delle PMI è uno dei punti cardine della strategia del Gruppo, come evidenziato dai risultati del primo trimestre 2023, che indicano un investimento sui private markets per EUR 6,7Mld (circa il 12% delle masse gestite), in crescita del 5% rispetto quanto registrato a fine 2022.
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