Assogestioni firma il primo studio in Italia su benefici e barriere delle tecnologie decentralizzate nell’asset management Assogestioni annuncia oggi la pubblicazione del White Paper “Oltre le criptovalute. Tecnologie a registro distribuito a servizio dell’asset management”, scaturito dal progetto svolto nell’ambito del Comitato di Digital Finance dell’Associazione, con l’obiettivo di analizzare il modo in cui la progressiva adozione delle tecnologie digitali decentralizzate può influenzare il settore dell’asset management e, in ultimo, beneficiare gli investitori.

Il Comitato ha scelto di focalizzare l’attenzione su un tema specifico: le tecnologie a registro distribuito o DLT (Distributed Ledger Technology), indagandone gli impatti a livello di tokenizzazione delle quote di fondi da un lato e di investimento da parte dei fondi comuni in digital asset dall’altro. 

L’analisi, supportata dal contributo tecnico e scientifico di PwC Business Services Srl e del Politecnico di Milano, ha indagato benefici e barriere dell’introduzione degli strumenti DLT e di come questi potrebbero supportare l’evoluzione dell’industria del risparmio gestito, per identificare gli spazi di intervento e mitigare i rischi, pur nella consapevolezza di quanto evolva rapidamente il contesto.

Come osserva Roberta D’Apice, direttore Affari Legali e Regolamentari e curatrice della pubblicazione per conto di Assogestioni, “l’innovazione viaggia a una velocità superiore a quella delle decisioni da prendere. Il White Paper intende contribuire alla riflessione su queste tematiche e a tracciare le future aree di lavoro, per mantenere alta la competitività del settore”. 

Dunque, un primo punto fermo di riferimento per gli operatori dell’industria, che nella prima parte più descrittiva esplora il panorama del mercato dei security token e presenta un’overview comparativa dei diversi contesti normativi in Europa. La seconda parte del White Paper è più applicativa: il Comitato Digital Finance di Assogestioni ha infatti istituito due tavoli di lavoro, implementando dei veri e propri laboratori di test, con il coinvolgimento di attori del mondo blockchain e operatori dell’asset management tra i principali gruppi finanziari attivi in Italia (Sgr, distributori e banche depositarie).

A questo proposito, Giovanni Sandri, vicepresidente di Assogestioni e presidente del Comitato Digital Finance, sottolinea: “Il grande potenziale della DLT è quello di essere una tecnologia ‘sistemica’. Con questo studio siamo riusciti a fare sistema, mettendo attorno al tavolo tutti gli attori coinvolti ed è stata anche un’occasione di confronto con le istituzioni”. L’esito dei tavoli ha evidenziato la presenza di ostacoli, di rischi, ma anche di opportunità e benefici per l’industria nel suo complesso e per i risparmiatori. In sintesi, il White Paper traccia un solco di riferimento per il risparmio gestito e si pone come il primo indirizzo di lavoro in Italia su queste tematiche, tanto per i professionisti del settore, quanto per le Autorità di Vigilanza.
 

“Per Assogestioni è motivo di orgoglio essere alla guida, tramite il Comitato di Digital Finance, di un progetto che va oltre questa pubblicazione e mira a dare supporto all’industria del risparmio gestito a cavalcare l’innovazione delle tecnologie decentralizzate, per il beneficio tanto degli operatori, quanto degli investitori”, conclude Fabio Galli, direttore generale, Assogestioni.