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PIR Alternativi, si affacciano nuove ombre

8/26/2020 | Redazione Advisor

Dai tecnici del Senato sembra arrivare un invito al governo a rivedere i dettagli di questi prodotti dal punto di vista delle agevolazioni fiscali. Fino al 10 settembre sarà possibile presentare emendamenti in Aula


Dai tecnici del Senato un invito al governo a rivedere le stime sui Pir Alternativi. Come si legge su MF-Milano Finanza, l’esecutivo avrebbe sottostimato l’effetto Pir Alternativi, dal lato delle possibili minori entrate fiscali. Nel dossier del servizio del Bilancio di Palazzo Madama sul decreto Agosto si legge che la portata del previsto incremento della soglia di investimenti detassabili (esenzione dal prelievo sui capital gain) da 150 mila a 300 mila euro andrà chiarita sotto diversi profili.

Innanzitutto nel documento si sottolinea che per i Pir Alternativi (i quali secondo le stime dell’esecutivo dovrebbero raccogliere 4,5 miliardi quest’anno e 5,6 il prossimo) è stata indicata una platea di possibili sottoscrittori pari al 50% di quella dei Pir tradizionali, ma senza spiegare su che cosa si basa questa elaborazione. Nello specifico si spiega che “non si dà riscontro circa un possibile effetto sostituzione tra Pir-Pmi (nome tecnico per i Pir Alternativi) e Pir tradizionali, che potrebbero amplificare l’impatto in termini di minor gettito dovuto alle agevolazioni fiscali”.

Soprattutto perché la norma è pensata proprio per soggetti con una maggiore capacità patrimoniale e, secondo i tecnici del Senato, a cavalcare di più su questi strumenti potrebbero essere proprio gli investitori istituzionali “nazionali ed esteri”. Il ragionamento è che il confronto con i Pir tradizionali non avrebbe dovuto essere fatto tanto sulla numerosità dei piani d’investimento quanto sui valori complessivi potenzialmente sottoscrivibili da soggetti con maggiori disponibilità finanziarie. Ad ogni modo, per il raddoppio della soglia investibile previsto dal decreto Agosto il governo ha stimato un ulteriore possibile conferimento annuo di 75 mila euro, che “andrebbe valutato con attenzione e supportato da oggettive informazioni”.

Per tutte queste ragioni, e per il fatto che la norma consente di arrivare alla soglia massima incentivabile di 1,5 milioni in soli cinque anni invece che nei dieci originariamente previsti, si potrebbe “determinare verosimilmente un incremento nelle sottoscrizioni ben oltre quello ipotizzato”. Nel frattempo, la prossima settimana, dovrebbero partire le audizioni sul dl Agosto; il termine per la presentazione degli emendamenti fissato per il 10 settembre.

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