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9/9/2011 | Marco Gementi
Nella scorsa notte a Capitol Hill, il presidente Barack Obama ha affermato che gli Stati Uniti si trovano di fronte ad una "crisi nazionale" con un'economia in scala.
Il nuovo piano per l'occupazione da 447 miliardi, che mira ad abbattere il tasso di disoccupazione del 9,1%, prevede di dimezzare le tasse per i lavoratori e le piccole e medie imprese.
Di seguito riportiamo il commneto di Simon Clements, global equities fund manager di Aviva Investors, al discorso del presidente americano relativo al piano denominato "American Jobs Act".
“Il piano di Obama si è rivelato ben al di sopra delle aspettative, ma il mercato ha reagito con scetticismo in merito alla capacità del presidente Usa di implementare le misure proposte. Tali misure sono a mio avviso poco coraggiose e sembrano soluzioni di breve termine che probabilmente non riusciranno a contrastare i principali problemi dell’economia statunitense. L’alto tasso di disoccupazione che non accenna a diminuire è determinato dalla mancanza di fiducia delle imprese nella crescita economica e dal fatto che molte persone erano impiegate in settori che prima della crisi erano in grande spolvero, come quello delle costruzioni residenziali, e sono ora fuori dal mercato del lavoro. Entrambi questi problemi non possono essere risolti con soluzioni di breve termine. Mi lascia perplesso anche il fatto che non siano state evidenziate le misure volte a rilanciare il mercato immobiliare e vi siano pochi dettagli in merito a come possano funzionare. Il mercato immobiliare rimane il fulcro dei problemi che affrontano i consumatori e gli elettori statunitensi e il governo deve cercare di implementare politiche in grado di ridare fiducia a questo mercato”.
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