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7/3/2012
Il 28 giugno ha preso il via il Fondo Asset Bancari.
Si tratta del primo fondo specificamente concepito per investire in portafogli di immobili non strumentali e di crediti non performing con sottostante immobiliare provenienti da gruppi bancari.
“Il Fondo Asset Bancari costituisce un’importante innovazione – ha commentato Roberto Ruozi, presidente della SGR – particolarmente utile in questo momento storico. Le banche, impegnate in misura crescente nella gestione di immobili riconsegnati a seguito di esecuzioni forzate e da crediti in sofferenza, possono trarre vantaggio dall’allocazione nel fondo di questi attivi, beneficiando altresì dei risultati della gestione professionale di tali componenti tramite la partecipazione al fondo stesso.”
Il fondo avrà durata decennale e con il primo closing ha raccolto equity per 31,5 milioni, che consentirà di effettuare investimenti per circa 75 milioni.
Le sei banche partecipanti sono Banca di Piacenza, Banca Popolare di Sondrio, Cassa di Risparmio di Cento, Banca San Felice 1893, Banca di Cavola e Sassuolo, Banca Popolare del Frusinate.
“La presenza nel fondo di numerosi gruppi bancari – ha aggiunto Paolo Berlanda, amministratore delegato di Polis – è necessaria per consentire loro di ottenere il deconsolidamento degli asset apportati. Ciò richiede assoluta affidabilità e trasparenza da parte della SGR, in quanto la valutazione del portafoglio deve essere imparziale e condivisa con i partecipanti. Si tratta quindi di un processo – ha concluso Berlanda – dalla genesi piuttosto complessa, ma sono convinto che apra una nuova e promettente linea di attività su cui altre SGR cercheranno di accodarsi”.
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