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La stretta sul credito spinge il private equity

6/7/2012 | Massimo Morici

C'è anche il nodo delle successioni: un quarto delle imprese familiari nel 2015 avrà un leader con oltre 70 anni


Cresce il ruolo nel private equity nel finanziamento e nell'internazionalizzazione delle imprese italiane. Se n'è parlato ieri a un convegno a Milano organizzato da Schroders Private Equity e studio legale Bird&Bird, in collaborazione con Aifi e Aidaf, a cui hanno partecipato,tra gli altri, anche Mario Samaja (ceo Lazard) e Nicola D'Anselmo (manging director di UniCredit).


Tra i temi caldi, per lo sviluppo del settore, quello delle successioni nelle imprese famigliari italiane. "Un quarto di esse nel 2015 si ritroverà un leader con oltre 70 anni. Un dato che assieme alla necessità di esportare in mercati diversi da quelli europei e alla recente restrizione del credito, contribuirà a creare ulteriori spazi allo sviluppo del private equity nel nostro Paese", ha spiegato Gioacchino Attanzio, direttore generale dell'Aidaf, l'associazione italiana che rappresenta oltre 200 imprese familiari.

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