Il default della Grecia fa meno paura, soprattutto agli investitori globali. Questa in sintesi l'idea espressa dall'ultima indagine condotta da BofA Merrill Lynch sui principali fund manager nel corso del mese di ottobre. 

 

Più del 92% dei fund manager che hanno risposto alla consueta ricerca credono che la Grecia non possa evitare il default e molti ipotizzano un default entro il mese di aprile. Malgrado questa valutazione, però gli investitori sono meno preoccupati riguardo il rischio sovrano rispetto a un mese fa e meno pessimistica rispetto alla crescita globale. Il debito sovrano dei paesi europei resta il rischio più grande nei pensieri degli investitori. 

 

La ricerca suggerisce anche che le previsioni per la crescita sono stabili e la paura della recessione è passata. La proporzione di fund manager del panel che si aspettano una recessione globale nei prossimi 12 mesi è scesa al 25% dai 40% di settembre. Il 15% crede che la crescita sarà debole nel prossimo anno, dal 17% di settembre. 

 

E le speranze per una ripresa dell'Europa si fanno più concrete. Soltanto il 7% dei panelist ha deciso di sottopesare l'eurozona nei prossimi 12 mesi, contro il 40% del mese di settembre. Molti investitori (8%) vorrebbe sottopesare il Giappone nel prossimo anno. 

 

Nonostante questo "nuovo ottimismo" l'avversione al rischio resta alta. La liquidità dei portafogli resta alta e la domanda di azioni e materie prime è crollata. Difatti il 7% delle proposte di asset  allocation è ha sottopesato la percentuale di azioni, molto più di quanto accadesse in settembre, e solo il 9% dice di sovrapesare le azioni dei mercati emergenti, contro il 30% del mese di settembre.

 

Il 47% dei manager ritengono che l'economia cinese si indebolirà nel prossimo anno, contro il 30% del mese scorso. E anche nei confronti delle materie prime il giudizio è underweight contro l'overweight del mese precedente.