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9/20/2011 | Roberto Abate
Basilea III preoccupa Fidelity, una delle principali società di gestione dei fondi internazionali. Robert Brown, presidente di Fidelity Money Fund Operations, intervistato dall’agenzia Reuters ha espresso forti perplessità sulle nuove regole internazionali per il capitale delle banche che potrebbero ostacolare lo sviluppo dei fondi monetari anche se i tassi dovessero crescere.
Se adottate, infatti, le regole previste da Basilea III richiederebbero una maggiore dipendenza degli istituti di credito dal debito sul lungo termine, che risulterebbe però presente in pochi strumenti di breve termine comprati dai fondi monetari, i quali nel frattempo hanno dovuto adottare nuove regole dallo scorso anno che li obbligano a tenere più securities proprio sul breve periodo.
Un contrasto che potrebbe danneggiare l’industria dei fondi monetari anche se i tassi di interesse crescessero dai loro minimi storici, ha aggiunto Brown. E anche dal mondo accademico si fa notare, come ha fatto il professor David Scharfstein di Harvard, sempre intervistato dalla Reuters, come ci sia un’incoerenza tra le regole di Basilea III per le banche e le rigide norme per i fondi monetari stabiliti dalla Sec, la Consob statunitense.
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