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9/16/2011 | Marcella Persola
Il governo non è preoccupato delle possibili manovre elusive che potrebbe essere innescate a causa delll'aumento dell'imposta di bolla. Anzi l'ipotesi avanzata nei giorni scorsi riguardo la possibilità di spacchettare il patrimonio per pagare aliquote più basse è considerata poca strategica. AAnzi sarebbe addirittura controproducente perché porterebbe a un innalzamento dei costi di gestione che inciderebbe maggiormente sui patrimoni mobiliari.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore per il sottosegretario all'economia Bruno Cesario l'imposta è progressiva quindi mostra un'incidenza pari all'aumento del patrimonio detenuto. Secondo gli studi effettuati da Bankitalia per un patrimonio pari a circa 50.000 euro l'aliquota resta invariata ma l'incidenza crescerà del 7% sui patrimoni fino a 150.000 euro, portando l'imposta a 230 euro annuali nel 2013. Per i patrimoni fino a 500.000 euro invece l'aliquota subirà un incremento dell'8% per un'imposta di 780 euro nel 2013 e per patrimoni oltre i 500.000 euro l'imposta salirà del 2% fino a 1.100 euro nel 2013.
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