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9/12/2011 | Roberto Abate
L'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie previsto dalla manovra in corso di approvazione tende a premiare chi investe direttamente e indirettamente (attraverso fondi, gestioni e polizze) in titoli di Stato. Dal 2010, infatti, scatta l'aumento fino al 20% dell'aliquota per tutte le tipologie di investimento, tranne i Btp, Bot e Cct e altri titoli emessi dai paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni con l'Italia, compresi i titoli emessi da istituzioni sovranazionali (Bei).
Ecco nel dettaglio come saranno tassate le finanzarie nel 2012, stando a un'elaborazione di Milano Finanza: conti correnti, conti deposito e titoli ibridi passeranno dal 27% al 20%. I fondi di liquidità, Etf di liquidità, fondi obbligazionari, gestioni separte, gestioni patrimoniali ed Etf obbligazionari passano dal 12,5 al 20%, ma è prevista una compensazione per la parte investita in titoli di Stato.
Passano dal 12,5 al 20% senza possibilità di compensazione, invece, pronti conto termine, obbligazioni bancarie, corporate bond, azioni, fondi/Sicav azionarie, Etf azionari e polizze unit/index linked.
Rimangono al 12,5% Bot, Btp, Cct, Buoni postali, Bund e i piani a lungo termine, anche se ancora devono essere chiarite le modalità di tassazione per questi strumenti di risparmio, come per i fondi pensione la cui aliquota rimane all'11%.
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