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8/31/2020
A luglio si conferma il trend negativo della raccolta dei piani individuali di risparmio. Come evidenziano i dati dell’Osservatorio PIR di Plus24, l’inserto del Sole 24 Ore, dopo il rosso di giugno, nel settimo mese dell’anno i PIR tradizionali hanno segnato una raccolta negativa per oltre 24,3 milioni di euro, invertendo il trend di aprile e maggio, quando sembrava che il settore si stesse riprendendo dopo le difficoltà legate alla pandemia evidenziate nel primo trimestre. Con il risultato di luglio, l’Osservatorio di Plus24 stima che la raccolta da inizio anno sia negativa per circa 196 milioni di euro.
Come si legge su Plus24, “il fattore stagionale non ha favorito le nuove sottoscrizioni verso questi strumenti, complice anche il rinnovato clima di incertezza”. Per valutare meglio l’andamento del settore bisognerà aspettare l’autunno, quando “sarà possibile tirare le prime somme sui neo-costituiti PIR alternativi e sull’indice di gradimento che riserverà loro il mercato”.
Tornando ai dati, l’Osservatorio rileva che la maggior parte delle società ha chiuso il mese con numeri in rosso, con l’eccezione di Arca, AcomeA, Banca Generali e Banca Sella i cui saldi rispettivi si aggirano intorno al milione di euro. Negativo il saldo per i tre leader del settore in termini patrimoniali, ovvero Amundi (-11 milioni), Eurizon (-8,5 milioni) e Mediolanum (-6 milioni).
In termini di performance, infine, tutti i prodotti sono in positivo nel periodo da inizio 2019 a oggi, mentre se si amplia l’orizzonte temporale a inizio 2018 prevalgono i rendimenti negativi. Un capitolo a parte va dedicato all’andamento del fondo “Anthilia Small Cap, che si è rivalutato del 27% e del 54,4% rispettivamente dal 2018 e dal 2019 a oggi. Positivo nei due periodi anche l’andamento di alcuni prodotti Arca, Eurizon, Symphonia, AcomeA e di tutti i fondi Nef” conclude Plus24.
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