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10/30/2017
Gli asset globali gestiti dall'industria del risparmio gestito raddoppieranno in dieci anni, crescendo da 84,9 trilioni di dollari del 2016 a 145,4 trilioni di dollari entro il 2025. La previsione è contenuta in un recente studio di PwC ("Asset & Wealth Management Revolution: Embracing Exponential Change"), che prevede un calo della quota di mercato a livello globale per i fondi a gestione attiva a livello globale diminuirà dal 71% del 2016 al 60% degli asset under management totali entro il 2025. I gestori passivi invece guadagneranno quote di mercato, crescendo dal 17% nel 2016 al 25% entro il 2025, mentre gli alternativi cresceranno dal 12% al 15%. Quanto alle masse in gestione, i fondi attivi saliranno da 60,6 trilioni di dollari del 2016 a 87,6 trilioni di dollari entro il 2025; i passivi cresceranno più del doppio, da 14,2 trilioni a 36,6 trilioni di dollari.
Anche gli alternativi raddoppieranno le masse da 10,1 trilioni di dollari a 21,1 trilioni di dollari."Gli asset & wealth manager potranno trarre vantaggi da questa considerevole crescita degli attivi in gestione se le aziende che operano nel settore sapranno essere innovative. Le teorie di Darwin insegnano che non saranno solo i più grandi a vincere ma anche quelli che sapranno adattarsi meglio ai cambiamenti. La forte competizione e la fine delle nicchie locali costringerà i perdenti all’uscita dal mercato. Il settore sarà molto diverso tra cinque o dieci anni: ci aspettiamo meno aziende con molti più asset in gestione, più efficienti, più digitali e con una significativa riduzione dei costi dei prodotti e dei prezzi dei servizi erogati" spiega Elisabetta Caldirola, responsabile PwC per l’Italia del settore Asset & Wealth Management.
"In questo contesto, anche in Italia, il tema della sostenibilità dei margini diventerà un fattore centrale nella definizione delle nuove strategie aziendali. L’inevitabile riduzione delle commissioni dei prodotti e dei servizi deve essere controbilanciata dallo sviluppo di servizi a valore aggiunto - anche con il contributo di tecnologie innovative - ed investimenti in asset class alternative, con la ricerca e la selezione di nuove competenze supportate da nuovi modelli di organizzazione del lavoro. Trovare, far crescere e trattenere le persone giuste sarà di vitale importanza per l’industria che si evolve" aggiunge Mauro Panebianco, responsabile PwC per l’Italia dei servizi di Consulenza al settore Asset & Wealth Management.
A stimolare la grande crescita dell'industria sarà la crescente ricchezza dei HNWI e dei mass affluent, così come un notevole spostamento verso la previdenza contributiva e i piani di accumulo. In particolare, i fondi comuni destinati al segmento retail (inclusi gli Etf) raddoppieranno gli asset entro il 2025 e anche i mandati istituzionali cresceranno di egual misura. Le asset class alternative raddoppieranno in valore, spinte dalla volontà degli investitori di diversificare al fine di ridurre la volatilità e raggiungere determinati risultati. L’industria è inoltre pronta per gestire maggiori quote del mercato previdenziale e dei fondi pensione. "In Italia una forte spinta alla crescita è derivata dal successo dei PIR, un fenomeno finanziario locale che ha raggiunto un successo superiore alle aspettative e si inserisce in un contesto di mercati finanziari che vedrà sempre di più una forte polarizzazione tra prodotti fortemente specializzati a strategia attiva e prodotti a gestione passiva".
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