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Fondi comuni, l'Europa è divisa

6/13/2011 | Italo Marchesi

I dati relativi alla raccolta dell'industria del risparmio gestito rivelano un differente appetito nei diversi paesi del Vecchio Continente. In Italia...


Europa sempre più divisa sul fronte dei fondi comuni. I dati diffusi da Lipper, e relativi all'andamento dell'industria dei fondi cross-border, rivelano diversi appetiti nei diversi paesi dell'Europa.

Italia, Germania e Spagna continuano a distinguersi per la fuga degli investitori dai prodotti locali: complessivamente le vendite hanno riguardato gli strumenti obbligazionari (-10,6 miliardi) e quelli azionari (-7,8 miliardi). In Inghilterra hanno avuto la meglio gli strumenti "bilanciati" che hanno registrato una raccolta netta pari a 1,9 miliardi di euro, mentre in Francia è dominante il ruolo svolto dai fondi monetari (+2,4 miliardi di euro in aprile).

Complessivamente l'industria del risparmio gestito europeo ha registrato ad aprile una raccolta netta pari a 24,8 miliardi di euro, grazie soprattutto ai 12,9 miliardi dei fondi azionari (che hanno così cancellato i deflussi del mese precedente). Positiva anche la raccolta dei fondi obbligazionari che, con i loro 7 miliardi di sottoscrizioni segnano il quarto mese consecutivo di saldo positivo.

Sul fronte delle singole società, il podio europeo secondo Lipper è composto da Franklin Templeton (+3,3 miliardi), Allianz/Pimco (2 miliardi) e GAM Holding (1,3 miliardi).

 

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