Gli investitori hanno continuato a prediligere il reddito fisso a maggio, mentre le preoccupazioni circa i pericoli e gli effetti del referendum nel Regno Unito del 23 giugno li ha spinti a uscire dai fondi azionari che investono sulle Borse europee, anche se non c’è stata, per ora, una fuga dai comparti specializzati nella Borsa di Londra, in attesa della pubbliazione dei dati riferiti a giugno che saranno pubblicati i primi di agosto. E' quanto emerge dal consueto report mensile di Morningstar, che segnala tra le categorie più colpite i fondi azionari domiciliati in Europa: in un mese hanno visto uscire circa 7 miliardi di euro.

Le sei categorie azionarie in sterline, in particolare, hanno subito riscatti netti pari a 1,2 miliardi di euro, ma questo livello, spiegano gli esperti di Mornigstar, è inferiore a quello registrato in aprile e nel primo semestre 2015. Anche le categorie degli obbligazionari denominati in sterline hanno sofferto deflussi per 457 milioni di euro, "che non sono comunque paragonabili ai livelli negativi raggiunti prima del referendum per l’indipendenza scozzese nel settembre 2014".

SCOPRI COME INVESTONO I TUOI COLLEGHI 

Quanto ai singoli prodotti, a maggio non si arresta il successo per il fondo bilanciato Nordea-1 Stable Return Morningstar ricorda che negli ultimi dodici mesi ha registrato flussi in entrata per 5,2 miliardi di euro, ossia un tasso di crescita organica, mentre tra i fondi obbligazionari , si segnala nella categoria USD Diversified Bond – Short term la raccolta record per il comparto JP Morgan Managed Reserves che ha visto flussi in entrata per 1,2 miliardi di euro.

Tra le categorie più colpite dai deflussi ci sono gli Azionari Europa large cap blend che hanno segnato in tutto -2,11 miliardi. In particolare, sono stati penalizzati BGF European e Invesco Pan European equity. A livello di società di gestione, Franklin Templeton ha chiuso maggio con riscatti netti per circa 3 miliardi, di cui 930 milioni da Templeton Global Total Return e Templeton Global Bond.