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6/1/2011 | Redazione Advisor
La scorsa settimana la crisi del debito in Europa, soprattutto per quanto riguarda la Grecia, non si è per nulla attenuata. Dopo il declassamento della Grecia da parte di Moody’s lo scorso 20 maggio, all’inizio della scorsa settimana Standard&Poor’s ha ridotto la prospettiva per l’Italia a ‘negativa’.
Secondo Henderson Global Investors data la situazione economica ancora instabile, le famiglie sono in difficoltà. Standard&Poor’s ritiene che il ruolo dell’Italia sia centrale nella crisi del debito dell’Eurozona. In risposta il governo italiano sta approntando nuove misure di taglio di bilancio. A ciò vanno ad aggiungersi le preoccupazioni di una nuova recessione in Giappone e una nuova eruzione vulcanica in Islanda che insieme hanno portato ad una settimana “nervosa”.
La scorsa settimana la EU e il FMI hanno imposto un pesante pacchetto di misure d’austerità alla Grecia. Il funzionario della BCE Jürgen Stark ha messo in agitazione i mercati dichiarando di attendersi che la Grecia rimborsi tutto il proprio debito senza ricorrere a proroghe o a qualche altra forma di ristrutturazione del debito. In più, molti esponenti politici dicono la loro su come gestire al meglio la situazione. Secondo noi, queste opinioni non mutano il sentimento negativo che è già presente. In questo momento, un terzo delle entrate tributarie della Grecia viene impiegato per pagare gli interessi sul debito. Un peggioramento del bilancio potrebbe determinare un ritardo nell’erogazione della prossima tranche del prestito europeo (European Financial Stability Facility - EFSF) (circa 12 miliardi di euro per luglio). La scorsa settimana la Grecia ha annunciato che accelererà la vendita del patrimonio pubblico e apporterà ulteriori tagli al bilancio.
L’agenzia di rating Fitch ha declassato la prospettiva di Belgio e Giappone. Fitch ha espresso un giudizio di outlook negativo per il Belgio preoccupata che un paese senza governo non sia in grado di gestire efficacemente il terzo maggior debito pubblico dell’Eurozona. L’outlook del Giappone è stato declassato da ‘stabile’ a ‘negativo’ in quanto il Giappone ha un debito pubblico che è il doppio del suo PIL. Un altro aspetto che ha pesato sul declassamento delle prospettive per il Giappone è stata la velocità di peggioramento della situazione demografica.
Per quanto riguarda il Regno Unito, Moody’s sta valutando la salute delle banche nella prospettiva di un eventuale ritiro del sostegno del governo. Moody’s ha dichiarato che 14 banche su 18 potrebbero essere declassate qualora ciò si verificasse.
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