Dove investiranno gli italiani nel 2014? Uno spaccato sulle intenzioni di investimento nei prossimi 12 mesi ha provato a darlo l’ultima indagine di ING dedicata alla Penisola: al primo posto, nonostante i magrissimi rendimenti, troviamo ancora i depositi a termine (13%), seguiti dai titoli di stato (9%) e dal mercato immobiliare (6%). Sotto il podio, si piazzano le azioni (5,3%), seguiti dai fondi comuni (4,9%), dalle obbligazioni corporate (3,1%) e dai conti correnti (2,8%).

Quello che colpisce dall’indagine, però, è l’alta percentuale dei risparmiatori che quest’anno rinuncerà a investire: il 50%. E dell’altra metà, uno su cinque è ancora incerto: detto altrimenti, solo tre italiani su dieci hanno la certezza di investire i propri risparmi nei prossimi 12 mesi. Cosa si celi dietro queste percentuali, non è difficile immaginarlo: “In un quadro di diffusa riduzione dei livelli di consumo, molte famiglie, per mantenere il proprio standard di vita, hanno dovuto attingere ai risparmi accumulati in passato” spiega Paolo Pizzoli, economista di ING. E continueranno a farlo anche quest'anno.

Sale inoltre da 26% a 33% la percentuale degli italiani che non hanno risparmi accantonati,leggermente sopra la media europea di 32%, mentre il 49% non riesce ad aggiungere nuove somme al proprio gruzzolo. Chi investe, infine, non brilla certo per soddisfazione dei propri risparmi: coloro che oggi si dicono soddisfatti del livello dei propri risparmi sono il 16%, un valore che subisce un calo rispetto al 25% dello scorso anno (quando c’era stata una ripresa rispetto al minimo del 12% del 2012).