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2/11/2013 | Roberto Abate
All’interno dell’universo investibile esiste una manciata d’imprese capaci di produrre flussi di cassa elevati e sostenibili che giudichiamo attraenti per gli investitori. Sono quelle caratterizzate da livelli elevati e sostenibili di Cash Flow Returns on Investments (CFROI), capaci quindi di preservare la propria posizione di predominio tra i competitors e di registrare rendimenti superiori a quello forniti in media dal mercato azionario.
Già, ma come individuare questi titoli negli indici azionari globali? Leggere le trimestrali e i quotidiani finanziari potrebbe non bastare. Martin Moeller, gestore del fondo UBAM 30 Global Leaders di Union Bancaire Privée, si avvale per esempio di un’analisi che si concentra su caratteristiche del prodotto, forza del marchio e posizionamento dell’impresa all’interno dell’arena competitiva per prevedere le capacità future di un’impresa di produrre valore e godere di un trend di crescita stabile.
In parole povere, scommette su società con business solidi che si reputa capaci di preservare un posizionamento di predominio anche in futuro. “Come spesso accade, sono i marchi più conosciuti e forti quelli maggiormente atti a sostenere un flusso di rendimenti futuri di alto livello: oggi in portafoglio vi sono nomi come Nestlé, Mastercard o LVMH, i cui brand sono considerati sufficientemente forti da impedire una diluzione degli utili futuri come risultato delle forze concorrenziali” spiega. Alcuni brand conosciutissimi (Sony, Nokia, Apple o Daimler) non hanno però, secondo Moeller, le caratteristiche necessarie per essere inseriti: i rendimenti si sono mostrati troppo bassi o ciclici, oppure vi è troppa incertezza a livello di previsioni per il futuro del business a medio e lungo termine.
Quest’approccio implica, inoltre, un portafoglio caratterizzato da un basso livello di turn-over con pochi cambiamenti che si rendono necessari nel corso di un anno (solitamente da 1 a 3) e un basso livello di costi di negoziazione per la movimentazione di portafoglio andando a favorire il rendimento assoluto della gestione. Il fondo UBAM Global 30 Leaders è stato da poco inserito nella SICAV UBAM, ma vanta un track record da maggio del 2010. Nel periodo di riferimento la gestione ha fornito un risultato di gestione del 10% superiore a quello dell’indice di riferimento (MSCI World) nonostante sia caratterizzato da un beta inferiore a 1.
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