Gli italiani abbandonano il mattone e i titoli di stato a vantaggio dei fondi comuni. E' questo uno dei risultati emersi dalla terza rilevazione dell'Osservatorio ANIMA, realizzata da Anima Sgr in collaborazione con GFK Eurisko. In particolare, secondo l'indagine, scende dal 9% al 5% la quota di italiani che afferma di voler seguire la via immobiliare quando si parla di investimenti, mentre si riduce di oltre 10 punti percentuali la quota di coloro che invece afferma di voler continuare a puntare sui titoli governativi italiani (22% contro il precedente 36%). L'unico dato che registra un rialzo riguarda la quota di investimenti in fondi comuni: secondo la terza edizione dell'Osservatorio ANIMA la percentuale di italiani pronti a veicolare i propri risparmi verso questi strumenti passa dal 2 al 10%, mentre arriva al 16% quando si parla di fondi obbligazionari.

 

Ma cosa chiedono gli italiani? Uno su due (49%) continua a chiedere soprattutto adeguati meccanismi di tutela del capitale investito ma, di contro, sale al 16% la quota di coloro che afferma di volere dagli investimenti soprattutto rendimenti elevati (era ferma all'11% nella precedente edizione).

 

In linea generale, conclude l'Osservatorio ANIMA, i due parametri più importanti nelle scelte degli investitori restano la certezza del rendimento e la trasparenza, insieme alla chiarezza sul prodotto in termini di caratteristiche e costi, rispettivamente per il 61% e il 56% del campione; seguono l’assistenza nella scelta da parte di un consulente (23%) e la notorietà del brand della società che gestirà i risparmi (11%).