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Axa IM, il Global Strategic Bond ai raggi X

10/26/2012 | Redazione Advisor

Tutte le novità sulla composizione del comparto obbligazionario globale total return e i temi d'investimento


 

"I mercati continuano a essere trainati tanto dal supporto dato dalle banche centrali e dall’agenda politica che dai fondamentali corporate tradizionali. In questo contesto, prevediamo di assistere alla sovraperformance degli asset a più alto rendimento rispetto ai titoli di Stato, ma considerato il rally dall’inizio dell’anno ad oggi, le valutazioni in alcune parti del mercato ci sembrano tirate". Sono queste le valutazioni essenziali rilevate dalla pubblicazione “GSBF ai raggi X” che analizza nel dettaglio la composizione del comparto obbligazionario globale total return di AXA IM.
 
 
Dal lancio, avvenuto nel maggio 2012, AXA WF Global Strategic Bonds ha cominciato raccogliere soddisfazioni: è tra i migliori fondi a ritorno assoluto sia per volatilità (solo il 2,5%) che per rendimento netto (classe retail A(H), +7,30% in euro dal lancio al 24/10/12).

 
Secondo AXA, gli ottimi rendimenti degli investimenti esposti al rischio sono stati in parte sovvertiti a metà mese, poiché la ripresa delle classi di attivo cosiddette “di rifugio” e la maggiore stabilità degli spread del credito sono stati i temi d’investimento principali. "Abbiamo incrementato l’esposizione al credito tramite nuove emissioni ma anche continuato a ridurre l’esposizione al credito IG di migliore qualità, investendone i profitti nei titoli di Stato core inflation-linked, sul debito dei mercati emergenti e nel monetario" si legge nel comunicato.

 
I rendimenti del mese hanno nuovamente riflettuto la volontà degli investitori di assumersi dei rischi. Le obbligazioni sovrane sono scese del -0,34% , il credito investment grade è salito del +0,74% e il credito high yield ha reso il +1,42%. In confronto, il comparto ha registrato un rendimento del +1,85% nel mese.

 
Per quanto riguarda il fondo, gestito da Nick Hayes, l’allocazione complessiva è diminuita, a seguito della presa di profitti sulla quota a rating più elevato del mercato del credito. "Continuiamo a preferire le banche e gli assicuratori che offrono rendimenti interessanti in un contesto di rendimenti bassi. Il mercato delle nuove emissioni ha offerto delle buone opportunità d’incrementare l’esposizione al credito a livelli interessanti, rispetto al mercato secondario, benché questo premio sia calato. Infine, abbiamo continuato a costruire una posizione sui titoli obbligazionari corporate dei Paesi periferici, poiché il rischio sistemico sull’area euro è diminuito".

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