Tempo di lettura: 2min
3/8/2011 | Federico Leardini
IL SECONDO TRIMESTRE - Aspettiamoci una primavera positiva, anche se i problemi cronici derivanti dalla crisi (disoccupazione, debito e squilibri nella ripresa) difficilmente troveranno soluzione nei prossimi mesi.
Questo il quadro tracciato da Swiss & Global per i mercati nel secondo trimestre 2011.
Sul fronte azionario il gruppo svizzero rimane ottimista, ma preferisce ridurre l'esposizione consigliando di sfruttare i guadagni tratti dai titoli che hanno corso di più negli ultimi mesi.
Dovendo scegliere geograficamente dove allocare i propri investimenti azionari, gli esperti elvetici suggeriscono i mercati occidentali, dal momento che le previsioni sugli utili societari sono in crescita e la stabilità dei sistemi politici e finanziari sembrano resistenti alle incertezze geopolitiche con cui i mercati emergenti e i paesi mediorientali stanno confrontandosi in questi mesi.
Logica che regge a maggior ragione se si guarda al mercato obbligazionario.
In questo caso, inoltre, si deve tener d'occhio il rischio inflazione, che spinge gli analisti crociati a suggerire i rendimenti in Franchi svizzeri, meno esposti alla possibile crescita della pressione sui prezzi.
BENI AGRICOLI ANCORA SU - Sul fronte delle materie prime, la corsa del petrolio potrebbe lasciare spazio a una presa d'ossigeno, anche se qui entrano in gioco delle variabili difficili da prevedere come la durata dei conflitti e l'escalation che certe situazioni geopolitiche possono avere, specialmente in riferimento al mondo arabo e nordafricano.
Per Swiss & Global meglio puntare sulle commodity agricole, che possono continuare la loro corsa.
Materie prime protagoniste anche per quanto riguarda il mercato valutario: è su quelle più strettamente legate al mercato energetico, infatti, che si possono trarre i maggiori temi d'interesse, puntando su coronoa norvegese e dollaro canadese.
Tra le principali meglio la sterlina britannica di dollaro ed euro.
Occhi degli analisti, infine, sui fondi immobiliari, qui da preferire sono quelli a bassa capitalizzazione e sugli hedge fund, tra cui gii asset manager di Julius Baer continuano a privilegiare i gestori macro e le strategie managed futures.
LEGGI LE OPINIONI DEGLI ALTRI GESTORI
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie