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5/17/2012 | Massimo Morici
Nell'ambito dei mercati emergenti l'attenzione degli investitori sia spesso concentrata sui Paesi più conosciuti. Basti pensare ai Bric. Acronimo a cui però di sovente si aggiunge una “s” finale: Brics. Già, perché il mercato azionario del Sudafrica (per cui appunto sta la lettera s) ha sovraperformato i Bric di un margine cospicuo negli ultimi quattro anni (dallo scoppio della crisi creditizia). “Le ragioni di questa sovraperformance vanno ricercate soprattutto nella cultura imprenditoriale profondamente radicata nel paese che si preoccupa di tutelare il valore per investitori e azionisti” , spiega ad AdvisorOnline Nick Price (nella foto), Gestore del fondo FF Emerging Markets Fund di Fidelity Worldwide Investment.
“Da una prospettiva bottom-up, questa circostanza – prosegue - ha incrementato l'attrattiva di molte società quotate in Sudafrica, in particolare di quelle che hanno investito nel continente andando a cogliere i vantaggi offerti dalla crescita sostenuta dei consumi nell'Africa sub-sahariana. Ecco perché ho assunto e mantengo una posizione di sovrappeso sul Sudafrica rispetto agli indici e ai gruppi di riferimento. Sono tuttora persuaso che le opportunità di crescita strutturale nell'Africa sub-sahariana continuino ad essere sottovalutate dalla maggior parte degli investitori. Il continente sta beneficiando di una rapida industrializzazione e ha la capacità per conseguire tassi di crescita elevati partendo da livelli ridotti. Molti paesi possono contare su fattori demografici particolarmente favorevoli. La loro popolazione è giovane e numerosa, con un tasso di dipendenza ridotto, il che rappresenta terreno fertile per la crescita della domanda al consumo”.
Un altro punto a favore, inoltre, è dato dal costo molto basso della manodopera che costituisce un indubbio vantaggio competitivo rispetto alle economie sviluppate. Il Sudafrica, infatti, offre un punto di accesso ideale al vasto potenziale di crescita dell'Africa sub-sahariana, sia come ubicazione geografica che per la sua cultura di corporate governance. Non solo. Per capire le potenzialità di questo mercato, basta dare una sbirciata alle più recenti classifiche di importanti istituzioni internazionali: nel ‘Doing Business Index’ della Banca Mondiale, ricorda il gestore di Fidelity Worldwide Investments, un indicatore indipendente che misura la facilità di fare impresa nel mondo, il Sudafrica si posiziona al di sopra di paesi sviluppati come la Spagna nonché al di sopra dei BRIC. Per quanto riguarda la tutela degli investitori, infine, il Sudafrica si colloca al 10° posto (su 183 paesi compresi nell'indice) a pari merito con il Regno Unito e prima di Giappone e Francia.
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