Le incertezze sul fronte della gestione del debito dell'Eurozona, soprattutto dopo l'esito delle elezioni in Francia e Grecia, hanno spinto negli ultimi mesi molti gestori a prediligere il segmento corporate rispetto a quello governativo, un tempo considerato un asset sicuro. Come è il caso di DWS, del gruppo Deutsche Bank. "Ormai da mesi DWS è sovrappesata sulle obbligazioni societarie, e anche alla luce degli ultimi avvenimenti dello scenario internazionale non si pensa a una frenata. Dopotutto il settore ha ancora una buona funzione di carry e, a parte le obbligazioni delle società finanziarie, questi titoli dovrebbero essere ben supportati dal mercato" spiega da AdvisorOnline Asoka Woehrmann (nella foto), chief investment officer di DWS.

"Ma anche le obbligazioni societarie - prosegue - non sono immuni all‘ampliamento ciclico degli spread e, considerando gli headline risk, nei prossimi mesi toglieremo il piede dall‘acceleratore. Si potrebbe anche notare che in questo settore si è già approfittato dei risultati, relativamente più facili da ottenere, nel corso del rally post-LTRO (Long Term RefinancingOperation) e da allora il mercato ha già scontato molte notizie negative". 

In quest'ottica, secondo il capo investimenti di DWS, i titoli societari dei mercati emergenti offrono tuttora più spazio di manovra e alcune valute dei mercati emergenti sono addirittura tra le prime da comprare. "Però - conclude - la regola vale anche per i Paesi di recente industrializzazione: dopo mesi di alleggerimento, l‘attrattiva del rischio è recentemente tornata a scendere".