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5/2/2012 | Marcella Persola
Ma è meglio investire nel mercato azionario o quello obbligazionario? E quale rischio c'è in un mercato? Sono queste alcune delle domande che molti consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) si sentono fare ogni giorno dai propri clienti, e non solo.
Per aiutarli a orientare gli investitori e non solo, è stato elaborato il KIID, un documento nel quale dovrebbe essere riassunto in poche informazione, tutto ciò che riguarda i fondi comuni proposti.
Ma il fattore rischio, resta un valore importante.
E' a questo valore che Lipper ha dedicato una ricerca specifica. La ricerca condotta dai Ed Moisson e Kevin Pollard, due analisti e ricercatori di Lipper, si basa sul SRRI (Synthetic Risk and Reward Indicators) ossia l'indicatore di rischio sintetico dell'industria dei fondi comuni europei e degli ETF, che è un elemento presente nel nuovo KIID, suddiviso per diverse band di rischio, nella fattispecie sette, con una scala numerica da 1 a 7.
Dalla ricerca risulta che il 49,3% di tutti i fondi analizzati (circa 21.400) ricadono sotto un indicatore di rischio 6 o 7, che riflette largamente la proporzione di fondi azionari presenti in Europa. Il 31,7% dei fondi che ricade sotto la fascia di rischio 3 o 4 è invece categorizzato come fondo obbligazionario. In dettaglio il report mostra come i fondi azionari ricadano maggiormente (il 94,5%) in banding 6 o 7 rispettivamente il 58,8% e il 35,7%.
Per i fondi obbligazionari invece il report evidenzia che il 74,4% di essi ricade nel banding 3 o 4 e che un ulteriore 11% si trova al di fuori di questi banding. Per gli analisti che hanno condotto la ricerca questo risultato non è una sorpresa, anzi era prevedibile aspettarsi che i fondi che ricadono al di fuori del banding 3 o 4 appartiene a fondi obbligazioni a breve termine (meno rischiosi) oppure mercati emergenti e high yield (più rischiosi).
Gli analisti inoltre, evidenziano come la concentrazione dei fondi equity e obbligazionari sia differente a seconda anche della regione d'investimento. Per esempio i fondi obbligazionari sui paesi emergenti ricadono principalmente in una band SRRI 4 (29,7%) o 5 (66,9%). Allo stesso tempo i fondi che investono nel reddito fisso per il 61,1% con durata a breve termine siedono nella band SSRI 2 il 14% nell'1. E anche nel mondo dei fondi azionari c'è da fare dei distinguo. Quelli che investono in azioni britanniche siedono in band 6 per il 93,1%, mentre i mercati emergenti o asia pacific siedono rispettivamente per il 72,3% e per il 66,5% in band 7.
Naturalmente questi dati non possono essere esaustivi sul grado di rischio di un fondo, ma possono sicuramente rappresentare un valido aiuto ai consulenti (ex-promotori) e ai clienti di questi consulenti per capire quali sono le prospettive di investimento.
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