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10/18/2024 | Redazione ADVISOR
“Settembre è stato un mese difficile per gli ETF tematici UCITS, con deflussi per un totale di -533 milioni di dollari”. Rahul Bhushan, global head of index di ARK Invest Europe, rileva che “tuttavia, la nostra analisi rivela come una parte significativa di queste fuoriuscite sia legata da alcuni ETF su Robotica, automazione e IA con un’esposizione importante alle megacap tecnologiche: questo può indicare che gli investitori, visto l’ampliamento delle performance di mercato, stiano cercando di spostarsi verso altre opportunità, tra cui gli ETF attivi che possono offrire un’allocazione diversificata rispetto ai benchmark principali. Se dunque l’IA in senso ampio ha visto i deflussi maggiori, con -250 milioni di dollari a settembre, continuano a perdere terreno anche Veicoli elettrici e batterie, Clean Energy e il tema New Energy, ciascuno con circa 60 milioni di flussi in uscita, nell’ambito di una rivalutazione di questi settori della transizione energetica alla luce delle dinamiche di mercato attuali”.
“Sul fronte degli afflussi - sottolinea l’analista - emergono alcune sorprese: in testa a settembre con 34 milioni c’è il tema China Internet & Ecommerce, con gli investitori che hanno cercato opportunità in vista del pacchetto di stimoli annunciato dalla Cina. Segue il tema Agribusiness con 29 milioni, sostenuto dall’interesse per le innovazioni in agricoltura e per la sicurezza alimentare. Sale nuovamente sul podio l’Innovazione Sanitaria (26 milioni), riflettendo probabilmente sia la forte performance recente del settore che il suo essere tuttora sottovalutato, vista la sua sensibilità ai tassi. Flussi positivi infine anche su Cloud Computing (10 milioni di dollari), Uranio (9 milioni di dollari) e Beni di lusso (4 milioni di dollari). Allargando lo sguardo agli afflussi da inizio anno, il tema Robotica, automazione e IA è ancora in testa con 706 milioni di dollari, nonostante l'inversione di tendenza avvenuta a settembre. Il tema resta nel mirino degli investitori, che iniziano a esplorare le opportunità emergenti al di là dei giganti tecnologici più noti”.
“Al secondo posto year-to-date - continua l’esperto - troviamo gli ETF Smart Grid, che hanno attratto 281 milioni di dollari, in forza dell’importanza di modernizzare la rete per supportare i progressi dell’IA e dell'aumento della domanda di energia delle infrastrutture digitali. Gli ETF sull'Uranio ottengono il terzo posto con 94 milioni di dollari, dimostrando un interesse costante per l'energia nucleare, settore sempre più considerato come elemento stabilizzante nell'ambito della più ampia transizione energetica”.
“Sul fronte dei deflussi da inizio anno, i temi in difficoltà restano i soliti: gli ETF sulla Cybersecurity hanno registrato i flussi in uscita più significativi, per un totale di -742 milioni di dollari, seguiti dagli ETF su Veicoli elettrici e batterie e sul Clean Energy, che hanno visto deflussi sostanziali di -609 milioni di dollari e -596 milioni di dollari”, conclude Bhushan.
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