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ETF obbligazionari: il patrimonio raggiungerà i 6.000 miliardi

7/25/2023 | Marcella Persola

Secondo BlackRock il target è raggiungibile grazie a l'evoluzione dei portafogli e la personalizzazione degli stessi, la ricerca di rendimenti attivi e la trasformazione dei mercati dei bond


Evoluzione dei portafogli 60/40, ricerca di rendimenti attivi, trasformazione dei mercati obbligazionari e personalizzazione dei portafogli sono i quattro trend che guideranno la crescita degli ETF obbligazionari nel lungo termine, secondo BlackRock.

In particolare secondo il colosso USA dell’asset management gli asset investiti in ETF obbligazionari che hanno superato i 2.000 miliardi di dollari a livello globale, potranno raggiungerà i 6.000 miliardi di dollari entro il 2030.

Guardando al futuro la combinazione di strategie attive e indicizzate potrà aiutare gli investitori a calibrare i rendimenti, a preservare il capitale o a diversificare il rischio azionario. Gli investitori istituzionali si rivolgono agli ETF obbligazionari per la loro trasparenza, la liquidità storicamente duratura, l'efficienza e l'accesso sempre più granulare alle esposizioni a reddito fisso. Anche perché gli ETF obbligazionari stanno ridisegnando la struttura del mercato del reddito fisso contribuendo a promuovere l'elettronizzazione, il pricing algoritmico delle obbligazioni e la negoziazione di portafoglio. Infine i nuovi ETF obbligazionari vantano esposizioni sempre più precise, offrendo agli investitori nuovi modi per definire in modo specifico i risultati delle strategie investment grade ad ampio spettro o per accedere a fonti diversificate di rendimento potenziale.

 

Già nell’ultimo landscape del mese di giugno si era evidenziato come in EMEA si fosse assistito a un semestre di flussi record per gli ETF obbligazionari pari a 165,4 miliardi di dollari. 

Luca Giorgi, (nella foto) head of iShares and wealth southern Europe di BlackRock, ha commentato: "A metà luglio, gli ETF a reddito fisso hanno superato i 2.000 miliardi di dollari di patrimonio in gestione a livello globale, segnando una pietra miliare importante per l’industria, sia dal punto di vista degli asset sia della modalità della filosofia di utilizzo degli ETF per accedere al segmento obbligazionario. Infatti, dal lancio del primo ETF obbligazionario di iShares sono passati due decenni e il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari di patrimonio è stato raggiunto dopo 17 anni. Successivamente, dopo solo 4 anni, è stato registrato il secondo trilione, in uno dei mercati obbligazionari più difficili se guardiamo alle ultime decadi. E questo a testimonianza della validità dello strumento”.

“La crescita di iShares è stata principalmente trainata dagli investitori professionali che possono scegliere tra la diversificazione e semplicità dei 500 ETF a reddito fisso della nostra gamma, a livello globale, invece che acquistare singole obbligazioni in modi potenzialmente più costosi e complessi – continua Giorgi - . Poiché gli ETF rappresentano ancora solo il 2% del mercato globale degli investimenti obbligazionari, questo traguardo segna un nuovo punto di partenza per lo sviluppo futuro. Dal nostro osservatorio riteniamo che il mercato degli ETF a reddito fisso raggiungerà i 6.000 miliardi di dollari entro la fine del decennio" conclude l'esperto.

 

 

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