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Considerare gli Etf come fondi d'investimento

9/30/2011 | marco.gementi

Una delle caratteristiche peculiari degli Etf è la possibilità di scambio intra-day come avviene per i titoli azionari, attuando una strategia speculativa di breve periodo. Ma questa è una buona strategia?


Una delle caratteristiche peculiari degli Etf è la possibilità di scambio intra-day come avviene per i titoli azionari, attuando una strategia speculativa di breve periodo.

 

Ma questa è una buona strategia?
“Gli Etf possono essere usati dagli investitori per raggiungere dei buoni risultati sul medio-lungo termine, ma chi effettua troppi scambi e si avventura in asset class che conosce poco, senza un’attività di ricerca approppriata, hanno buone probabilità di rimanere delusi”, commenta in una nota Paul Justice, responsabile della ricerca Etf per Morningstar in Nord America.
“I traders di Etf non sfruttano i bassi costi o i vantaggi fiscali di questi strumenti. Anzi, per loro la probabilità di ottenere risultati inferiori a quelli raggiunti dai gestori attivi è decisamente elevata”.


Infatti, anche se gli Etf possono essere scambiati come le azioni, questo non significa che conviene vendere e comprare replicanti giornalmente o anche su base settimanale.


Anzi, Justice suggerisce di “utilizzare gli Etf come un fondo comune d’investimento”. In fondo, gli Etf non hanno rivoluzionato il concetto d’investimento, ma hanno cambiato il modo cui esporsi verso le diverse asset class.

 

Insomma, coloro che pianificano di basare la propria strategia sul trading di Etf dovrebbero considerare quanto è difficile riuscire ad ottenere un rendimento superiore al mercato nel lungo periodo. Basta pensare che in media solo il 30% dei gestori attivi riesce a battere il proprio benchmark nell’arco di cinque anni. “A prescindere dalle percentuali, è indubbio che i gestori talentuosi e davvero preparati sono in minoranza”, commenta il ricercatore di Morningstar.


 
Tuttavia, gli investitori privati hanno alcuni assi nella manica rispetto ai gestori professionisti. Ad esempio, possono non tener conto dei marketimpact costs, che pesano maggiormente sulle grosse transazioni si legge, e permettersi di sottoperformare il proprio benchmark per molto tempo, se la loro strategia lo permette. Se lo facesse un gestore professionista, rischierebbe il licenziamento.
 

Entrare in un Etf, aspettare un guadagno anche solo minimo, vendere e puntare al prossimo trend del momento è una strategia che rischia di far sprecare tempo e denaro nel lungo periodo, a causa dei costi di transazione.

 

 

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