“I flussi del mercato globale degli ETF si sono pressoché dimezzati nel mese di giugno, passando da 71,9 miliardi di euro nel mese precedente a 35,7 miliardi”. E’ quanto emerge dall’analisi dei flussi ETF realizzata da Amundi ETF e aggiornata a fine giugno.

Gli esperti sottolineano che “sebbene i flussi complessivi siano stati positivi, solo gli Stati Uniti hanno registrato afflussi per 37,6 miliardi, mentre ci sono stati disinvestimenti in Europa e in Asia per, rispettivamente, 959 milioni e 934 milioni. La raccolta da inizio anno è pari a 381,5 miliardi, in calo del 35% rispetto allo scorso anno. Non solo i flussi hanno registrato andamenti diversi a livello geografico, ma anche a livello di asset class”.

A giugno “le azioni hanno mantenuto la loro popolarità in tutto il mondo con afflussi complessivi pari a 38,6 miliardi. Da inizio anno gli investitori hanno allocato 280,4 miliardi in questa asset class. Nel mese di giugno i deflussi netti dal reddito fisso in Europa e in Asia sono stati rispettivamente di 917 milioni e di 3,5 miliardi. Sempre in giugno, sono stati registrati afflussi netti nel reddito fisso globale pari a 415 milioni. Nei primi sei mesi dell’anno, gli investitori hanno investito 84,7 miliardi in questa asset class. Gli ETF esposti alle materie prime hanno registrato deflussi per 4,1 miliardi a giugno. Negli Stati Uniti 2,5 miliardi sono stati ritirati da queste strategie, mentre sono stati pari a 1,6 miliardi i disinvestimenti in Europa dagli ETF esposti ad indici ‘broad’ delle materie prime. Tuttavia, la raccolta registrata dall‘asset class da inizio anno è pari a 14 miliardi”.

Nello specifico, ecco l’analisi dei flussi europei del mese. Per quanto concerne l’azionario, “gli ETF azionari UCITS domiciliati in Europa hanno registrato afflussi pari a 1,3 miliardi a giugno portando la raccolta da inizio anno a 44,9 miliardi. I flussi sono stati positivi nelle prime due settimane di giugno, per poi passare in territorio negativo nelle restanti due settimane del mese. A giugno le azioni cinesi e mondiali sono state le asset class più popolari attirando rispettivamente 1,8 miliardi e 1,4 miliardi. Da inizio anno gli indici mondiali sono stati i preferiti dagli investitori con una raccolta pari a 21,8 miliardi. I flussi nelle azioni cinesi registrati a giugno hanno rappresentato quasi la metà della raccolta da inizio anno pari a 4,4 miliardi. Nel corso del mese, gli investitori hanno disinvestito 775 milioni dalla zona euro, portando i deflussi complessivi da inizio anno a 4,3 miliardi. Giugno è stato il primo mese in cui gli investitori hanno inoltre disinvestito 769 milioni dalle azioni statunitensi. La raccolta da inizio anno di questa strategia è di 14,4 miliardi”.

“Nel mese di giugno - proseguono gli esperti - sono stati inoltre registrati deflussi pari a 741 milioni dagli ETF finanziari, portando i deflussi registrati da questa asset class da inizio anno a 2,3 miliardi. I flussi nel segmento finanziario sono stati positivi a gennaio, ma con lo scoppio della guerra in Ucraina gli investitori hanno iniziato ad allontanarsi da questa asset class. Gli investitori hanno inoltre disinvestito 748 milioni dagli ETF Value a giugno, ma gli afflussi totali da inizio anno restano positivi, pari a 3,9 miliardi. A giugno sono stati allocati 1,5 miliardi negli ETF azionari ESG, di cui 578 milioni investiti negli indici globali. La raccolta da inizio anno degli ETF azionari ESG si attesta a 12,8 miliardi, con 5,2 miliardi registrati dagli indici mondiali e 4,4 miliardi dagli indici statunitensi. Le strategie climatiche hanno attirato 654 milioni nel mese di giugno e 3,7 miliardi dall'inizio dell'anno”.

Venendo alle obbligazioni, l'analisi di Amundi mette in luce che “per il primo mese da inizio anno, gli ETF a reddito fisso UCITS domiciliati in Europa hanno registrato deflussi a giugno, pari a 917 milioni. I flussi complessivi da inizio anno sono stati pari a 11,1 miliardi. I flussi in questa asset class sono stati positivi durante la prima settimana del mese, per poi passare in territorio negativo nelle due settimane centrali. Nell'ultima settimana sono stati invece registrati flussi leggermente positivi. Sulla scia del trend osservato a livello globale, nel mese di giugno gli investitori hanno allocato 1,6 miliardi nel debito governativo, con le esposizioni americane di media e lunga duration che hanno raccolto rispettivamente 2,1 miliardi e 349 milioni. Gli investitori hanno tuttavia disinvestito 697 milioni dal debito governativo dei mercati emergenti. Da inizio anno, il debito governativo ha registrato afflussi pari a 7,9 miliardi. Il mese scorso gli investitori hanno disinvestito 2,9 miliardi dal debito societario, di cui 1,1 miliardi dal debito high yield statunitense e 648 milioni dal debito societario della zona euro. Nei primi sei mesi dell’anno, gli investitori hanno allocato complessivamente 554 milioni nel debito societario. Il trend relativo alle strategie del mercato monetario della zona euro che avevano raccolto 878 milioni a maggio è proseguito nel mese di giugno, registrando afflussi per 430 milioni”.

“Le strategie a reddito fisso ESG - conclude il report di Amundi - hanno raccolto solo 95 milioni a giugno, portando il bilancio annuale a 7,1 miliardi. Le esposizioni al debito societario degli Stati Uniti e della zona euro sono state le due strategie ESG più privilegiate da inizio anno, raccogliendo rispettivamente 2 e 1, 4 miliardi”.