Tempo di lettura: 1min
10/24/2016
Gli ETF smart beta superano la soglia dei 30 miliardi di dollari a livello europeo, mettendo a segno una crescita del 40% rispetto al patrimonio in gestione a fine 2015. Stando ai dati elaborati da iShares di BlackRock, i flussi in entrata nei primi 9 mesi si attestano a 7,6 miliardi di euro contribuendo per il 18% agli afflussi sugli Etf europei, rispetto a un’incidenza del 6% nel 2015.
"La volatilità dei mercati azionari e i bassi rendimenti sono stati i principali fattori che hanno guidato i flussi. Le strategie a volatilità minima e dividendi hanno fatto la parte del leone a livello di raccolta, dato che gli investitori sono alla ricerca di allocazioni difensive e rendimento" spiega Manuela Speradeo, head of iShares EMEA Specialist Sales. "Tradizionalmente utilizzati da asset manager e da gestori patrimoniali sofisticati, assistiamo ad una crescente adozione sia da parte di investitori istituzionali (compagnie di assicurazione e fondi pensione), sia nell’ambito della consulenza finanziaria, in particolare in Germania, Italia e Svizzera” prosegue Sperarandeo.
Attualmente, stando ai dati di BlackRock, i maggiori utilizzatori della gamma ETF smart beta di iShares si trovano in Germania, Svizzera e Regno Unito. Considerando i prodotti, iShares Edge S&P 500 Mininum Volatility UCITS ETF (SPMV) ha registrato flussi pari a un miliardo di dollari da inizio anno, la maggior raccolta tra i fondi smart beta domiciliati in euro. Nella gamma smart beta di iShares, cinque fondi vantano un patrimonio superiore al miliardo di dollari. Nell’area EMEA le strategie mono e multi-fattoriali hanno raccolto 1,8 miliardi di dollari da inizio anno.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie