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Etf, tra gestione attiva e indicizzata meglio "mixare"

11/12/2012

Dallo studio di iShares, condotto a livello europeo, emerge che gli investitori istituzionali utilizzano sia prodotti attivi che passivi. 3 le tipologie di investitori individuate.


Etf attivi o indicizzati? E' questo il dilemma.


Ma secondo una ricerca di iShares condotta a livello europeo gli investitori istituzionali utilizzano sia prodotti attivi che passivi.


Lo studio ha evidenziato che la maggior parte degli investitori sono concordi nel ritenere che la fusione di gestione attiva ed indicizzata continuerà a crescere, superando l’antagonismo tra i due diversi stili.

35 società europee con asset in gestione complessivi pari a circa 2.400 miliardi di euro ed operative in vari segmenti del mercato dalla gestione di portafoglio alla consulenza, hanno partecipato alla ricerca che mira ad individuare il modo in cui viene affrontato l'investimento, unitamente all’identificazione dei maggiori catalizzatori ed ostacoli alla fusione di prodotti attivi e indicizzati.

 

Dallo studio emergono così tre diverse tipologie di investitori:

- “Attivamente attivo”: il 30% degli intervistati sono orientati alla generazione di alpha per i propri clienti attraverso la selezione dei titoli e un’indubbia  preferenzaper la gestione attiva.

“Favorevole al mix”: il 25% degli intervistati stanno utilizzando prodotti passivi per l'esposizione tattica e, in alcuni casi, stanno adottando la combinazione di attivo e passivo sull’intero portafoglio.

- “Investitore agnostico”: il 45% degli intervistati considera l'asset allocation l’elemento chiave per la gestione, considerando però il tipo di strumento/veicolo d’investimento utilizzato per l’implementazione della stessa (sia esso attivo o indicizzato) un fattore secondario.

 


I principali fattori alla base della crescente fusione

Domanda da parte del cliente, costi, dinamiche di mercato e regolamentazione sono stati identificati quali fattori chiave che hanno guidato i cambiamenti nell’industria del risparmio finora e che in futuro probabilmente accelereranno il ritmo di fusione, sia a livello di strumenti attivi-passivi che di stili di investimento.

 


 "L’indicizzazione, attraverso fondi comuni indicizzati o ETF, rappresenta attualmente oltre l'11% del patrimonio in gestione (AUM) dell'industria del risparmio gestito europeo. Questa crescita ha contribuito ad aumentare la combinazione tra gestione attiva e indicizzata all'interno del mix di strategie di investimento. I risultati della nostra ricerca tuttavia dimostrano che non esiste una risposta univoca a tale combinazione. Mentre l’efficienza in termini di asset class emerge quale punto di partenza comune per la gestione del mix, esistono invece diversi elementi alla base della prassi corrente tra cui, in particolare, la filosofia di investimento, la domanda del cliente e la fase del mercato" ha dichiarato Stephen Cohen, head of Investment Strategies and Insights di iShares per l’area EMEA. 

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