Inizia con il segno meno il 2012 dell'industria del fondi. Secondo i dati pubblicati da Assogestioni nel mese di gennaio la raccolta netta dell'industria del risparmio gestito è stata pari a -3,9 miliardi. Le gestioni collettive segnano un passivo di 3,2 miliardi mentre il saldo delle gestioni di portafoglio ammonta a -791 milioni. Dati in miglioramento rispetto a quelli di dicembre quando le gestioni collettive presentavano un passivo di 5,89 miliardi e le gestioni di portafoglio a -3,6 miliardi. 

 

Nonostante il deflusso il patrimonio segna una crescita raggiungendo quota 947,7 miliardi contro i 937,67 miliardi del mese precedente. In questo caso gli asset del settore sono equamente distribuiti tra gestioni collettive a 469,459 miliardi e gestione di portafoglio a 478,317 miliardi. Per quanto riguarda le gestioni collettive emerge che è gestito per la maggioranza da fondi di diritto estero, con un patrimonio di 274 miliardi mentre quelli di diritto italiano sono pari a 152 miliardi. 

 

Tra le società a livello di raccolta si sono distinte Poste Italiane (570 milioni); Credit Suisse (314,9 milioni); Arca (223 milioni); Invesco (150 milioni); Gruppo Mediolanum (116 milioni); Gruppo Azimut (112,9 milioni).  Per patrimonio invece il Gruppo Intesa Sanpaolo resta ai vertici della classifica con 214,092 miliardi dei quali il gruppo Fideuram detiene 50,846 miliardi. Segue il Gruppo Generali con 135,641 miliardi e Pioneer Investments con 100 miliardi.