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Le aziende prevedono una forte crescita del private equity

3/27/2023 | Redazione Private

Questo quanto emerge dalla fotografia dell'indagine condotta da Livolsi & Partners che è stata condotta su un campione di un centinaio di interlocutori trasversali a più settori


Aumenta la fiducia e gli imprenditori credono nel capitale di rischio. Le attività di M&A che hanno registrato nel 2022 un +31% sull’anno precedente, in quello in corso sono attese in ulteriore crescita da parte di chi guida le aziende. E' questa la fotografia che emerge da un'indagine svolta dalla società di consulenza Livolsi & Partners S.p.A., condotta su un campione di un centinaio di interlocutori trasversali a più settori.

 

Dallo studio si evidenzia che oltre il 63% del panel ritiene che le operazioni da parte di investitori specializzati per apportare capitali di rischio in società target aumenteranno, il 10% che saranno stabili e il 27% in diminuzione. I fondi di private equity sono reputati da oltre il 39% degli interpellati come uno strumento per accelerare la crescita aziendale anche in ambito internazionale. I settori dove si considera più probabile l’azione sono food & beverage (20%) e It-tech & software (12%), seguiti da moda e lusso (11%) e farmaceutico (7%).

 

“I dati emersi da questa ricerca – afferma Massimo Bersani, managing partner di Livolsi & Partners S.p.A. - non fanno che confermare la nostra scelta di operare a fianco degli imprenditori per preparare le aziende a processi di crescita attraverso integrazioni anche mediante l’ingresso nel capitale di investitori istituzionali, adeguando la struttura organizzativa e accompagnandole in ambito internazionale.”

“Questo lavoro – dichiara Ubaldo Livolsi, presidente di Livolsi & Partners S.p.A. – dimostra che le nostre aziende sono fiduciose nel futuro malgrado la congiuntura, sanno prendersi le proprie responsabilità e sempre più conoscono le opportunità e i vantaggi della cosiddetta finanza alternativa alle banche, a partire dal  private equity e venture capital, come le forme di finanziamento in debito (minibond, crowdfunding, invoice trading, direct lending) o la quotazione in borsa su listini specifici per le Pmi, come Euronext Growth Milano. È però fondamentale che il governo assecondi tale tendenza favorendo una maggiore diffusione di queste pratiche con nuovi strumenti normativi, informativi e agevolazioni fiscali.”

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