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2/21/2024 | Redazione ADVISOR
Dopo un anno caratterizzato da luci ed ombre, che da un lato ha visto il settore confermarsi su livelli di attività rilevanti ma dall’altro ha evidenziato un rallentamento rispetto al 2022, il mercato del private equity riparte nel 2024 subito con numeri importanti: sono ben 34 i nuovi investimenti annunciati nel corso del mese di gennaio appena concluso. Lo scorso anno, nel medesimo periodo, l’Osservatorio Pem di LIUC – Università Cattaneo, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School, aveva mappato 24 investimenti (32 a gennaio dell’anno precedente).
A gennaio, le operazioni di buy out hanno rappresentato il 76% dei deals totali; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresento il 38%, segnale che gli operatori si sono concentrati maggiormente sulla ricerca di nuove realtà per “arricchire” il proprio portafoglio, più che sul potenziamento e la crescita per linee esterne delle proprie portfolio companies, evidenza tipica dello scorso anno. Il Nord Italia costituisce sempre il principale polo catalizzatore, con Lombardia e Veneto sugli scudi, da segnalare la buona performance della Toscana; prodotti industriali, Ict e cleantech sono i settori maggiormente oggetto di operazioni, con i primi due comparti che costituiscono da soli oltre la metà dell’intera industry. L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 44% delle operazioni concluse, in leggero calo rispetto agli ultimi anni.
A margine, per quanto concerne l’attività all’estero, si segnala che l’Osservatorio Pem ha mappato una operazione di acquisizione diretta in Europa realizzata da player domestico e una operazione di add on avente quale target company un’azienda straniera.
Il Private Equity Monitor - Pem è un Osservatorio attivo presso la LIUC Business School, in collaborazione con AIFI, grazie al contributo di Advant Nctm, Deloitte, Equita, ESW Europe, Fondo Italiano d’Investimento Sgre Riello Investimenti Sgr.
L’Osservatorio sviluppa da venti anni un’attività di monitoraggio permanente sugli investimenti in capitale di rischio realizzati nel nostro Paese, al fine di offrire ad operatori, analisti, studiosi e referenti istituzionali, informazioni utili per lo svolgimento delle relative attività.
Il Pem si concentra sulle operazioni realizzate da investitori privati e prende in considerazione soltanto gli interventi successivi a quelli cosiddetti di startup, focalizzandosi quindi sugli investimenti finalizzati alla crescita aziendale (expansion), o alla sostituzione parziale o totale del precedente azionariato da parte di investitori istituzionali (replacement, buy out e turnaround), nonché sulle operazioni del mondo Infrastrutture.
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