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6/19/2024 | Daniele Barzaghi
Non è la prima volta che succede ma questa volta i toni sono sembrati più secchi che in passato.
Sergio Ermotti (in foto), ceo di UBS, a Lucerna, durante un evento organizzato dall'Institute for Swiss Economic Policy, è tornato a difendere la sua banca dalle accuse di essere troppo grande ed egemone per un Paese piccolo come la Svizzera.
In particolare ha risposto a chi suggeriva regole più stringenti per le banche e la necessità di più capitale di sicurezza da accantonare, dopo l'acquisizione/salvataggio di Credit Suisse dell'anno scorso.
Per Ermotti sono critiche generate da “paura” e “populismo”: “La scomparsa di Credit Suisse come soggetto indipendente non deve tradursi in maggiori difficoltà per l'unica grande banca elvetica rimasta. UBS non deve essere penalizzata per la sua rilevanza globale”.
“La nostra banca non è solo uno dei principali contribuenti fiscali della Confederazione ma è anche un faro per la comunità finanziaria nazionale” ha aggiunto Ermotti. “Alla fine del processo di acquisizione di Credit Suisse il bilancio di UBS sarà soltanto del 40% più grande rispetto a prima; non sarà il doppio”.
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