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9/11/2024 | Daniele Barzaghi
UBS ha comprato l'anno scorso Credit Suisse per 3 miliardi di franchi (un po' più di 3 miliardi di euro), valutando le azioni 76 centesimi e considerando un proprio titolo equivalente a 22,48 della concorrente.
Il prezzo non sarebbe stato giusto e il valore di Credit Suisse era significativamente superiore secondo quanto segnalato dalla IVA Valuation & Advisory AG, incaricata da LegalPass nell'ambito della sua class action da 3.600 ex azionisti di CS contro UBS, depositata l'anno scorso al Tribunale commerciale di Zurigo assieme allo studio legale Baumgartner Mächler.
Come si legge sul Corriere del Ticino, “secondo la IVA il valore di un'azione di Credit Suisse all'epoca sarebbe stato tra i 3,67 e i 9,26 franchi, a seconda del metodo di valutazione applicato”.
“Poiché la valutazione di IVA si basa solo su informazioni pubbliche, LegalPass e Baumgartner Mächler hanno chiesto al Tribunale commerciale di Zurigo di ottenere una perizia da un esperto indipendente nominato dal Tribunale e di ordinare a UBS di produrre dati finanziari interni di CS” scrive il quotidiano ticinese. “In sintesi, LegalPass e Baumgartner Mächler hanno chiesto con la risposta di applicare correttamente gli articoli 7 e 105 della Legge svizzera sulle fusioni, che prevedono il diritto degli azionisti di far rivedere il rapporto di concambio dal tribunale competente”.
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